Le celebrazioni dello scorso anno
Doppio appuntamento a Civitanova per la Festa di Liberazione. Domenica alle 10,30 si svolgerà la cerimonia di intitolazione, su proposta dell’Anpi cittadina, del tratto della pista ciclabile posta sul lungomare sud Piermanni (dal Monumento ai Caduti sino a Piazza Gramsci), a Giuseppe Gaggegi, maestro elementare, personaggio storico di Civitanova impegnato nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale dove fu protagonista, insieme ad altri partigiani, nell’attività clandestina contro il regime nazifascista affiancando le operazioni di liberazione delle forze alleate. Gaggegi era un grande appassionato di bicicletta e nel settembre del ’44 fu anche incaricato dal Cnl, Il Comitato di liberazione nazionale, essendone il presidente locale, a svolgere le funzioni di sindaco della città fino al fine dicembre dello stesso anno. All’iniziativa, in cui si svolgerà lo scoprimento della targa, prenderanno la parola il sindaco, Fabrizio Ciarapica, il presidente dell’Anpi civitanovese Claudio Gaetani, il nipote del maestro Gaggegi, Leo Turchi e Primo Recchioni, presidente della Fototeca Comunale.
Lunedì 25 Aprile l’Amministrazione comunale in collaborazione con la presidenza del Consiglio comunale e l’Anpi, ripristinerà in pieno le celebrazioni come nei periodi pre-pandemia seguendo il tradizionale programma che partirà con la prima deposizione della corona d’alloro alle 10 dalla lapide ai Caduti di Palazzo Sforza; a seguire alle 10.30 a Civitanova Alta, in viale della Rimembranza con la seconda deposizione della corona; alle 11 in Piazzale Italia – al Monumento ai Caduti di tutte le guerre – con l’alzabandiera e la terza deposizione della corona d’alloro. Alle 11.15 la cerimonia, alla presenza delle autorità civili e militari, culminerà come di consueto in piazza Gramsci davanti al Monumento dedicato ai Caduti della Resistenza, in cui dopo l’alzabandiera sono programmati gli interventi del presidente del Consiglio, Claudio Morresi e del sindaco, Fabrizio Ciarapica.
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Quelli della mia età ricordano il maestro Gaggegi, a tarda età, che veniva da Porto Civitanova a Macerata in bicicletta. Era un po’ come Bartali. Ambedue, che fossero nella Resistenza e nell’aiuto agli oppressi, portavano messaggi ed altro con la loro bici. Ormai la Resistenza – tradita – è rimasta solo una sagra annuale…