Sicurezza all’Hotel House,
vertice tra condomini
e il sindaco Andrea Michelini

PORTO RECANATI - Luca Davide e una delegazione di residenti a palazzo Volpini per illustrare al primo cittadino i problemi del palazzone multietnico. «Se l'Hotel House funziona vive meglio anche la città. Il sindaco ci ha assicurato la massima collaborazione»

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Un muro di rifiuti abbandonati

di Giulia Sancricca

I principali problemi dell’Hotel House al centro di un incontro avvenuto questa mattina tra una rappresentanza del Comitato di sicurezza del condominio, presieduto da Luca Davide, e il sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini.
All’attenzione del primo cittadino le principali questioni per le quali i residenti chiedono collaborazione e soluzioni.
«Tra i problemi più gravi – dice Luca Davide – c’è la mancanza della portineria che permetterebbe di controllare gli ingressi in un condominio delicato come il nostro».
Al secondo punto la sicurezza sotto più aspetti. «Manca la videosorveglianza – evidenzia – ci sono solai pericolanti dovuti ad infiltrazioni di acqua, tanto che una tettoia, dove sotto passano centinaia di residenti, rischia di crollare. Sulla scala A, dal piano terra fino al sedicesimo piano – dice – , manca la luce da un mese e mezzo e, quando si rientra a casa di notte, c’è bisogno di una pila. Abbiamo segnalato più volte il problema, ma nessuno lo ha risolto. Per non parlare della zona esterna: dopo l’inquinamento al laghetto Volpini c’era stato detto che a dicembre sarebbero iniziati i lavori di sistemazione delle fognature, ma ancora non è successo niente. È stato aperto un fosso e si sono fermati, ma è pericoloso per i bambini che giocano all’esterno del palazzo».

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Il fosso scavato per i lavori

Il presidente del Comitato sicurezza ha esposto tutti i problemi al sindaco di Porto Recanati sottolineando che «se il palazzone funziona, anche la città vive meglio. Una posizione che ha condiviso lo stesso Michelini – ammette Davide – che ci ha assicurato massima collaborazione e disponibilità nel risolvere le situazioni più critiche».
Annosa quella che riguarda l’abbandono dei rifiuti. «Purtroppo ci sono residenti maleducati che abbandonano l’immondizia nel palazzo – dice – . Quando eravamo in portineria, molti miei colleghi si impegnavano a cercare di rintracciare i proprietari dei sacchi abbandonati. I nomi dei potenziali trasgressori sono stati comunicati all’amministratrice di condominio Ilaria Soricetti, ma poi non è stato dato seguito alle sanzioni».
Ormai noto anche il problema degli ascensori fermi. «In questo caso – dice Davide -. Ma anche per questo è necessario che vengano presi provvedimenti, invece nessuno fa niente. Solo negli ultimi giorni sono arrivate le prime lettere per il recupero di somme di denaro».



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