Il teatro Velluti riapre
dopo sei anni
«Mettiamo a tacere le malelingue»

CORRIDONIA - La serata inaugurale sarà un omaggio al cantante di cui porta il nome con l'Orchestra filarmonica marchigiana. Il sindaco Cartechini: «È stato un iter complesso che, a qualche cittadino può essere sfuggito, ma ci sono tagliole a cui noi amministratori dobbiamo sottostare»

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Da sinistra Manuele Pierantoni, Paolo Cartechini e Fabio Tiberi

La serata inaugurale per la riapertura del teatro comunale “Velluti” di Corridonia non poteva che essere un omaggio all’artista cui la struttura è intitolata.
Sarà la Form (Filarmonica Orchestra Regionale delle Marche) ad esibirsi per prima sul palco del teatro, dopo la chiusura che risale al 2016. È in programma per sabato alle 21, infatti, il concerto “Omaggio a Velluti” presentato questa mattina nella sala consiliare del Comune di Corridonia, dal sindaco Paolo Cartechini e dal direttore artistico della Form, Fabio Tiberi.

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La presentazione di questa mattina

«Il teatro è stato chiuso nel 2016 – ha ricordato il primo cittadino, ripercorrendo le tappe degli interventi realizzati in tre stralci – . Dopo la strage del Bataclan, a Parigi, le normative di sicurezza di quel periodo ci imponevano una diminuzione della capienza da 199 a 100 posti. Poi la struttura è stata lievemente danneggiata dal sisma, anche se i danni non sono stati tali da poter ottenere un finanziamento per la sistemazione. A questo si è aggiunta la necessità di mettere a norma il teatro dal punto di vista della sicurezza antincendio. Così nel 2018 è stata approvata la delibera del primo stralcio di lavori per 150mila euro. Nel 2019 è partito il secondo stralcio di 250mila euro ed il terzo, che riguardava soprattutto l’impianto di rilevazione incendi, sarebbe stato di 109mila euro, ma visto che c’erano state delle economie negli stralci precedenti c’è stato un esborso di 68mila euro». In totale, l’intervento complessivo ha visto impegnati 468mila euro del bilancio comunale. «Quando si fanno lavori così importanti – ha spiegato Cartechini – è difficile affrontarli di petto: la norma consente di fare degli stralci funzionali e così abbiamo fatto. È stato un iter complesso che, a qualche cittadino può essere sfuggito, ma ci sono tagliole a cui noi amministratori dobbiamo sottostare. Nell’ultimo stralcio ci ha toccato anche l’aumento delle materie prime, ma siamo riusciti a saltare l’ostacolo».
Il teatro torna così ad aprire le sue porte alla comunità con una capienza che è scesa da 199 a 180 posti.

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Il sindaco Paolo Cartechini

Negli anni in cui la struttura è stata chiusa, per le stagioni teatrali è stato utilizzato il teatro della parrocchia «ora – ha detto Cartechini – abbiamo uno spazio adeguato e di spessore sotto tutti i punti di vista. Per la serata di sabato abbiamo coinvolto la Form e stiamo già ricevendo diverse prenotazioni per assistere all’evento inaugurale».
È stato il direttore artistico dell’orchestra, Fabio Tiberi, a spiegare nel dettaglio la serata in programma, condotta dal giornalista Luca Romagnoli. «Abbiamo risposto con piacere alla chiamata del Comune – ha confidato Tiberi – . Per certi aspetti è anche un dovere per l’Orchestra di riferimento regionale, essere vicina ad una amministrazione che apre un teatro. Ogni volta che si apre un teatro è una festa per la comunità. Velluti è una delle ultime voci che venivano manipolate nell’età adolescenziale per far sì che rimanessero con un timbro femminile, così abbiamo deciso di omaggiare una tradizione importante. Per questa occasione abbiamo un programma molto corposo: apriremo con una Overture dalle Nozze di Figaro di Mozart. Poi proseguiremo con la Primavera dalle quattro stagioni di Vivaldi. Questo risponde a una necessità e a una valutazione fatta con il sindaco di portare sul palco un concerto di natura popolare, che possa essere apprezzato da esperti, ma anche da chi non frequenta abitualmente il teatro. Poi si esibirà l’ospite che più caratterizza il programma: il giovanissimo sopranista Francesco Fiorio. Eseguirà tre arie di Händel, Vivaldi e Mozart».

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Fabio Tiberi della Form

Viste le limitazioni dovute alla pandemia, l’orchestra suonerà con i distanziamenti imposti ed il ruolo di direttore sarà assunto dal primo violino Alessandro Cervo, «seguendo – ha precisato Tiberi – una tradizione settecentesca in cui era proprio il primo violino a guidare le esecuzioni».
Ancora da definire, poi, se il teatro ospiterà a breve una stagione teatrale. «Nelle prossime settimane valuteremo – ha aggiunto Cartechini – . Ora siamo molto concentrati sulla riapertura, che è un segno tangibile e mette a tacere tante malelingue corse in città».

(Redazione Cm)



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