Il bello di “Wine Marche Export”:
far conoscere il proprio prodotto
e collocarlo sul mercato estero

CIVITANOVA - L'iniziativa di Confartigianato ha permesso a quattordici cantine vinicole del territorio di esporre le loro etichette di punta a distributori-buyer per Cina e Stati Uniti
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Il taglio del nastro nel pomeriggio con produttori e importatori. L’assessore regionale Guido Castelli assieme a Paolo Capponi responsabile interprovinciale Export, Giorgio Menichelli segretario generale e Enzo Mengoni, presidente Confartigianato Macerata Ascoli Fermo

di Laura Boccanera (foto di Federico De Marco)

I numeri del vino nelle Marche sono in crescita: le 1.176 cantine sparse sul territorio regionale producono 778mila ettolitri di vino e coltivano 16.051 ettari di territorio destinato a vitigni.

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Giorgio Menichelli, segretario generale Confartigianato Macerata Ascoli Fermo

Un mercato che cresce e che guarda all’esportazione soprattutto sul territorio statunitense e cinese. E per aiutare i produttori a far conoscere il proprio prodotto e collocarlo sul mercato estero Confartigianato ha organizzato oggi a Civitanova il Wine Marche Export, una giornata di formazione e di attività btob per aiutare gli imprenditori locali a capire strategie di internazionalizzazione e fornire strumenti di lavoro. La giornata, suddivisa in due parti (la mattina convegnistica e di formazione e il pomeriggio con impronta commerciale) ha avuto come protagoniste quattordici cantine vinicole del territorio, dal pesarese all’ascolano, che hanno esposto le loro etichette di punta a distributori-buyer per Cina e Stati Uniti. È stato questo il senso di “Wine Marche Export”, l’appuntamento nato da un’idea di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo e dell’agenzia “Atteggiamento Digitale”, in partnership con Geocom Italia e Berlin Packaging. Al taglio del nastro, prima degli incontri commerciali, era presente l’assessore regionale Guido Castelli. «Questi strumenti sono finalizzati anche e soprattutto all’internazionalizzazione – ha detto l’assessore Guido Castelli -. Il tema, per i nostri prodotti e il nostro turismo, è quello di stimolare quanto più possibile la ricerca continua e sistematica di nuovi mercati. Un movimento inevitabile in un mondo così articolato e soggetto a dei cambiamenti repentini che richiedono una particolare attitudine nel conoscere ed incontrare potenziali clienti». Il presidente territoriale Confartigianato, Enzo Mengoni, ha proprio rimarcato l’utilità in un momento così delicato di occasioni per guardare oltre. «Il settore vitivinicolo è un comparto di grandi prospettive – ha aggiunto Giorgio Menichelli, segretario generale Confartigianato Macerata Ascoli Fermo –  in cinque anni le Marche hanno visto l’apertura di ben 207 aziende del settore, l’export 2021 di vino marchigiano ha visto una tenuta, a differenza dell’export vitivinicolo nazionale che ha registrato una crescita. Dobbiamo quindi potenziare la struttura e investire di più sull’internazionalizzazione».

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Paolo Capponi, responsabile export Confartigianato interprovinciale

Ad inquadrare bene lo scenario è Paolo Capponi, responsabile export Confartigianato interprovinciale: «il seminario ha dato degli strumenti imprescindibili per approcciarsi a nuovi clienti – ha detto – attraverso la partnership con Geocom ad esempio i produttori hanno scoperto come sia possibile intercettare importatori e addirittura negozi all’estero in cui collocare il prodotto ed è fondamentale fare rete su questo. Una multinazionale come Berlin packaging ha invece illustrato come col design è possibile anche conferire personalità al proprio prodotto sulla base del Paese in cui si intende vendere. Aspetti non secondari nel mercato globale dell’export. Le sinergie per noi sono importantissime. In questa fase in cui l’est è bloccato possiamo guardare all’Europa che è un mercato maturo, ma anche il mercato americano è cresciuto del 18% quest’anno, ma l’incidenza delle Marche è ancora molto bassa, appena al 3%. Ben vengano quindi eventi come questi che possano trasformare incontri in opportunità commerciali reali». Le cantine marchigiane presenti erano: La Fontursia, Ripatransone; Cantina Bacelli, Cingoli; Andrea Giorgetti, Potenza Picena; Tenuta La Riserva Castel di Lama; Cantina Ortenzi, Fermo; Cantina Saputi, Colmurano; Villa Imperium, Ripatransone; Officina del Sole, Montegiorgio; Il Lorese, Loro Piceno; Cantine Provima, Matelica; Ciù Ciù, Offida; La Montata Sant’Angelo in Vado; Podere Santa Lucia, Monte San Vito; Vini Valmusone, Santa Maria Nuova.

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L’assessore regionale Guido Castelli assieme a Paolo Capponi, Giorgio Menichelli e Enzo Mengoni

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Il momento convegnistico al Cosmopolitan questa mattina

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