Tiro con l’arco, ok i grandi atleti
ma sull’attenzione alla disabilità
il bersaglio è stato mancato

PRIMA manifestazione per Macerata Città europea dello sport. Il problema si è posto con le esibizioni degli atleti paralimpici. L'ex assessore Alferio Canesin: «Fontescodella inadatto per una manifestazione così per le barriere architettoniche». Il capogruppo Pd Ricotta: «Scarsa attenzione del Comune»

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Un momento dell’esibizione con il pubblico in carrozzina sistemato dietro gli atleti

di Luca Patrassi

Buona la prima? Per stare ad alcune prese di posizione non sembra che la prima manifestazione sportiva inserita dal comune di Macerata nell’ambito degli eventi per Macerata Città europea dello sport 2022 abbia colto il bersaglio, nonostante la presenza del top italiano di tiro con l’arco.

tiro-con-larco-6-e1643563069653Due giorni di gare quelle che si sono svolte al palasport di Fontescodella nell’ambito dei campionati italiani Para Archery, presenti anche alcuni olimpionici di Tokyo 2020. Nessuna difficoltà per quanto concerne l’aspetto tecnico ed agonistico, le critiche e l’imbarazzo si sono palesati quando sono arrivati gli spettatori disabili per assistere ai tiri degli atleti paralimpici: il palasport, nato parecchi decenni fa quando le sensibilità erano diverse da quelle di oggi, contiene una serie di barriere architettoniche, ad iniziare dall’accesso degli spalti. Per gli altri sport si è risolto con l’ospitare gli spettatori disabili a bordo campo, per il tiro con l’arco non era evidentemente possibile per motivi di sicurezza e così la soluzione trovata è stata quella di metterli alle spalle degli atleti.

tiro-con-larco-5-325x146Soluzione che non è stata gradita dagli atleti e dagli spettatori che hanno sollevato la questione. Sul caso sono intervenuti anche alcuni esponenti del Pd. Il capogruppo comunale dem Narciso Ricotta ha sottolineato come la questione dimostri una «scarsa attenzione da parte del Comune, ancora più grave quando si ha la pretesa di essere una Capitale europea dello sport e si parte invece malissimo dimostrando scarsa attenzione alle barriere architettoniche». Più duro il commento dell’ex assessore allo sport Alferio Canesin: «Certamente il palasport è una struttura vecchia, ma una manifestazione così non la si doveva organizzare al Fontescodella. A me dispiace per Macerata, ora esposta alle critiche. Quando ero assessore, non ho mai organizzato eventi di questo tipo al Fontescodella, appunto perchè ne conoscevo le criticità sul fronte delle barriere architettoniche. Ripeto, mi dispiace per quanti si sono trovati di fronte questa situazione e, da maceratese, per la città».

 

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