Coltiva marijuana durante la pandemia mentre da casa lavora in smart working, a tradirlo è stata una perquisizione della Guardia di finanza indirizzata ad un suo parente e per tutt’altra vicenda.
Questo in sintesi quanto accaduto ad un 55enne di Civitanova che nel giugno 2020 trascorreva le sue giornate in casa a causa della pandemia e con la possibilità di fare lo smart working. Il 20 di giugno di quell’anno però si sono presentati i finanzieri per fare una perquisizione all’interno di un garage in uso sia al 55enne che ad un suo parente. In realtà l’obiettivo dei finanzieri era un controllo legato al parente e per una vicenda che nulla aveva a che fare con la droga. I militari però nel corso della perquisizione hanno aperto un armadio e hanno trovato le piantine di marijuana.
Nel complesso oltre 130 grammi di marijuana. Il 55enne è finito sotto accusa per spaccio. I suoi legali, gli avvocati Maurizio Vallasciani e Alessia Pepi, hanno definito un patteggiamento con la procura. Ieri il gup Domenico Potetti ha accolto il patteggiamento: 1 anno e sei mesi e pena sospesa per il 55enne.
(Gian. Gin.)
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