La famiglia di Appignano
che salvò Ivo Lowenthal
dall’olocausto

APPIGNANO celebra il Giorno della Memoria con l’omaggio ai Mancinelli. Il 29 gennaio conferimento della Cittadinanza Onoraria della città di Appignano alle sorelle Bucci e ad Edith Bruck

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Maria Principi in Mancinelli

Il Comune di Appignano celebra il 27 gennaio, Giorno della Memoria, con il ricordo eroico della famiglia Mancinelli di Appignano che nel 1944 riuscì a salvare la vita di Ivo Lowenthal dalle persecuzioni antisemite della Seconda Guerra Mondiale.
«In occasione del Giorno della Memoria vogliamo rendere omaggio a Maria Mancinelli che con straordinario coraggio rischiò la sua vita e quella dei propri familiari, per salvare Ivo Lowenthal dall’olocausto.- Ha dichiarato il sindaco Mariano Calamita – L’accoglienza, la solidarietà, l’inclusione e il senso della responsabilità nei confronti di chi è meno fortunato, sono da sempre valori fondanti della comunità appignanese e la nostra illustre concittadina ne rappresenta con onore l’esempio più alto»
Un evento, realizzato in collaborazione con l’Anpi di Appignano, che vedrà protagonista dell’incontro con le scuole di Montefano alle 8,30 e con le scuole di Appignano alle 10,30 Alessandra Mancinelli, pro nipote di Maria Principi in Mancinelli, la donna che a disprezzo del pericolo per se stessa e per la sua famiglia, riuscì a nascondere per ben due volte ai rastrellamenti fascisti Ivo Lowenthal.

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Il sindaco Mariano Calamita

«In un periodo tanto oscuro della storia mondiale in cui l’assassinio era diventato legge di stato e il genocidio parte di un progetto politico, Maria Mancinelli ha dato lustro alla nostra comunità proteggendo il valore e la dignità dell’uomo a rischio della propria vita – ha affermato l’Assessore alla Cultura Federica Arcangeli – un grande valore da trasmettere ai giovani studenti, con la potenza del racconto orale per formare coscienze consapevoli negli uomini e nelle donne di domani».Durante le persecuzioni, i Lowenthal, famiglia ebrea fuggita da Ancona, vennero accolti e protetti dalla comunità di Appignano fino al 19 febbraio 1944, quando una retata della polizia al servizio del governo di Salò, catturò Guido e la moglie Eugenia Carcassoni nel giorno del matrimonio del loro figlio Ivo. I coniugi Lowenthal furono deportati e morirono pochi mesi dopo ad Auschwitz. Il figlio Ivo riuscì a scappare e trovò accoglienza nella casa di Maria Mancinelli che con grande rischio per se stessa e per la sua numerosa famiglia, lo nascose per ben due volte dai rastrellamenti fascisti. La famiglia Mancinelli si prese cura di Ivo e lo mise in contatto con i partigiani nascosti nelle montagne. Finita la guerra, Ivo Lowenthal continuò a vivere a lungo ad Appignano con sua moglie.

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L’assessora alla Cultura Comune di Appignano Federica Arcangeli

Le celebrazioni cittadine del Giorno della Memoria raggiungeranno l’apice nell’intera giornata di sabato 29 gennaio al Teatro Gasparrini di Appignano, con l’incontro della mattina dedicato agli studenti dell’IC “Luca Della Robbia” e quello aperto al pubblico del pomeriggio alle ore 16,30 con l’attesa testimonianza di tre grandi donne sopravvissute all’olocausto: Tatiana e Andra Bucci in presenza ed Edith Bruck on line, alle quali il Sindaco Calamita conferirà la Cittadinanza Onoraria di Appignano.
L’evento vedrà la partecipazione del professor Angelo Ventrone, docente di Storia contemporanea all’Università di Macerata.



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