Ventilazione meccanica nelle scuole, il sindaco di Treia Franco Capponi dopo le accuse dell’opposizione: «il Comune, purtroppo, a proprie spese non può sostenere gli importi che implicherebbe l’acquisto di ventilatori meccanici per il ricambio dell’aria; spese che, inoltre, riteniamo sarebbero inopportune visto che saranno realizzate nuove scuole, un ambito sul quale abbiamo investito e abbiamo già illustrato i progetti di edilizia scolastica che consegneranno alla città edifici completamente nuovi. Al primo bando, in capo ai Comuni, non abbiamo partecipato perché le somme a disposizione non erano sufficienti per coprire il fabbisogno di tutte le scuole di Treia (tant’è che in tutta la provincia di Macerata solo quattro scuole sono riuscite ad accedere al bando). Abbiamo ritenuto che non fosse un principio giusto generare una disparità tra scuole e le singole aule delle stesse, quindi nel trattamento dei nostri stessi studenti». Il sindaco poi aggiunge che per il secondo bando, «non è vero quanto affermato dall’opposizione, che “il Comune non ha partecipato”, dal momento che non era un bando riferito ai Comuni, ma spettava agli istituti scolastici parteciparvi. In questo caso, l’Istituto Comprensivo Paladini ha presentato domanda per accedere ai fondi, col supporto e la collaborazione del Comune, ma non risultano pervenute risposte. Dunque, da parte nostra c’è la massima volontà di garantire agli studenti, tutti gli studenti, la sicurezza necessaria, in questo particolare momento e non solo, tant’è che gli investimenti che stiamo facendo lo dimostrano. Ribadiamo che abbiamo scuole in cui riusciamo a garantire un buon ricambio dell’aria, quindi anche ventilazione, grazie ad ampie superfici finestrate. Un aspetto questo a cui abbiamo prestato grande attenzione fin dall’inizio dell’emergenza».
Ventilazione meccanica a scuola, «per il Comune fumo degli occhi: non ha partecipato al bando»
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Ripeto Capponi, l’ignoranza non ha mai fine, prima di tutto la ventilazione meccanica controllata permette di recuperare circa il 70/90% del calore, così da permettere un risparmio energetico non da poco, invece aprire le finestre ogni volta, con queste temperature, fa si che gli alunni si ammalano, di conseguenza a lei non sta a cuore la salute dei bambini, oltretutto raffredda le aule, le quali per ritornare ad una temperatura di circa 20 gradi, porteranno a un consumo di gas notevole, il che significa molti soldi in più per il comune, visto oltretutto l’aumento verticale del metano.
Detto questo, deve sapere che le macchine di Ventilazione, nel caso costruisse nuove scuole, si possono recuperare, basta smontarle e installarle sulle nuove aule.
Se si informa è meglio ed evita pessime figure .