Hena Marchegiani durante a visita del sindaco Parcaroli e del presidente Nardella
Ha spento ieri le cento candeline Hena Marchegiani, maceratese che per 40 anni è stata una maestra delle scuole elementari formando intere generazioni. Ieri, la signora Marchegiani, nel rispetto delle norme anti-contagio, ha ricevuto la visita del sindaco Sandra Parcaroli, del presidente Gea Luca Nardella, del figlio Stefano Pasquali e della fisioterapista che l’ha seguita nel suo percorso Silvia Giampieri.
La centenaria, che vive da sempre con i suoi tre figli, da sei anni è malata di Alzheimer e da due, grazie al progetto “Resto a Casa” della Gea, ha iniziato a beneficiare dei servizi della cooperativa a livello sanitario e assistenziale. La Cooperativa Sociale Gea A r.l. (Onlus) di Macerata, a completamento della sperimentazione, promuove l’innovativo progetto denominato Resto a Casa che permette ad alcune famiglie della città che convivono con una persona non autosufficiente con diagnosi di Alzheimer, di ricevere gratuitamente assistenza a domicilio per un anno.
«E’ per noi motivo di grande soddisfazione essere riusciti a contribuire al miglioramento qualitativo di vita di Hena che ci ripaga appieno del lavoro svolto in questi anni — ha dichiarato il presidente della Gea Luca Nardella – risultato ottenuto grazie anche al supporto delle Fondazioni e dell’Amministrazione Regionale che hanno creduto nel progetto. Come ben definisce il nome del progetto il nostro obiettivo è aiutare le persone nel loro ambiente familiare “la casa” ».
«Hena trascorreva le sue giornate a letto o in carrozzine e grazie all’intervento della fisioterapia e dell’assistenza della Gea si sono iniziati a vedere i primi e ottimi risultati — ha raccontato la fisioterapista che segue la centenaria, Silvia Giampieri -. Dal suo sguardo si riesce ora a leggere il piacere, evocando vivo il ricordo di un’azione a lei ancora ben nota. A tutte le famiglie che hanno in casa un malato, vorrei dire che insieme si può gestire una malattia e che amore ed empatia sono fondamentali. Un ringraziamento alla Cooperativa che rende possibile tutto ciò e ai familiari che strettamente collaborano insieme ai professionisti».
Tantissimi auguri a questa nonnina
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Auguri
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