di Monia Orazi
È ricomparso dopo quasi cento anni che se ne erano perse le tracce un dipinto di Lorenzo D’Alessandro, importante pittore settempedano della scuola quattrocentesca di San Severino. Si tratta di un quadro, scovato ad un’asta dallo storico dell’arte marchigiano Matteo Mazzalupi, che raffigura un frate francescano che tiene un libro in mano, alto 70 centimetri e largo 40, secondo la casa d’aste San Bernardino da Siena, venduto ad un privato per 2 mila e 300 euro, durante un’asta a Genova.
Il dipinto, che era parte di una pala d’altare più ampia, apparteneva alla collezione di un settempedano, Domenico Valentini, che è andata perduta proprio agli inizi del Novecento. «Nessuno sapeva più che fine avesse fatto questo dipinto – spiega Mazzalupi – fino a quando nel 2014 una studiosa dell’università di Macerata Caterina Paparello, in un volume dedicato alla storia delle collezioni private marchigiane, ha pubblicato una fotografia di questo quadro, un’immagine piuttosto datata, risalente a quando, subito dopo la morte di Domenico Valentini, gli eredi tentarono di vendere la sua collezione al ministero. Fu scattata un’immagine di questo quadro, per far vedere ai referenti del Ministero come come fosse, ma la trattativa non andò in porto, la collezione successivamente venne smembrata e del quadro si sono perse le tracce per circa cento anni».
Mazzalupi ha notato il quadro all’asta, ridotto in condizioni critiche ed è subito risalito all’autore, da lui stesso oggetto di studi ed approfondimento in alcune pubblicazioni. Ora il dipinto sarà sottoposto a restauro, sia per migliorarne lo stato di conservazione che per evitare l’ulteriore deterioramento. Il suo recupero sarà anche l’occasione per poterlo studiare. L’asta si è svolta su una base tra i 300 ed i 500 euro, un prezzo molto basso, per un’opera che ha mezzo millennio di storia.
Spiega Matteo Mazzalupi: «Dalla casa d’aste è stato attribuito il titolo di San Bernardino ma molto più probabilmente si tratta di Sant’Antonio da Padova, oppure come ipotizzato dallo storico settempedano Raul Paciaroni, nella sua monografia dedicata a Lorenzo D’Alessandro, San Giacomo della Marca, commissionato al pittore dal Comune di San Severino. È un quadro realizzato con una tecnica pittorica di grande qualità, ed è importante che sia stato ritrovato».
Il quadro era uno dei tanti di questa preziosa collezione privata, che come altre sia San Severino che fuori, sono andate perdute con il tempo perché il mancato acquisto da parte dell’allora ministero dei beni culturali, all’epoca del Regno d’Italia, ha fatto in modo che poi gli eredi tentassero di collocare le opere presso privati e il prezioso patrimonio si è disperso. I dipinti di Lorenzo D’Alessandro sono stati oggetto di una mostra curata da Vittorio Sgarbi e Stefano Papetti nel 2001 a San Severino. Lo storico Raul Paciaroni nel suo volume dedicato al pittore, ripercorre tutte le tappe della vita di questo grande artista che è uno degli esponenti di quella pittura quattrocentesca che ha fatto fiorire l’arte nelle Marche, uno dei quadri di Lorenzo D’Alessandro, il matrimonio mistico di Santa Caterina da Siena, si trova addirittura alla National Gallery di Londra. Nato e morto a San Severino, il pittore lavorò in tanti centri delle Marche. Un’altra preziosa testimonianza artistica del Quattrocento, epoca d’oro per la pittura marchigiana, è tornata alla luce, l’auspicio è che per intervento di qualche collezionista privato o qualche ente pubblico, il quadro possa tornare a San Severino.
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