Pedemontana, semaforo verde:
aperto il primo tratto
«Giornata storica per le Marche»

VIABILITA' - Prime auto questa mattina sulla nuova superstrada realizzata dalla Quadrilatero. Collega Fabriano con Matelica Nord. Il governatore Acquaroli: «Opera attesa da decenni, una svolta per una parte dei territori dell'entroterra». Il secondo stralcio è arrivato al 50% ed è previsto che la strada sarà completata nel 2023

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Francesco Acquaroli oggi all’inaugurazione del tratto della Pedemontana

 

Aperto il primo tratto della Pedemontana. I primi 8 chilometri e cento metri della nuova superstrada sono percorribili da questa mattina. Al chilometro 0 della “SS 256 var Muccese”, si chiama così tecnicamente, era presente questa mattina il governatore Francesco Acquaroli (che da oggi ha potuto uscire di casa dopo un periodo trascorso in isolamento volontario a causa della positività dell’assessore regionale Guido Castelli). Con Acquaroli c’erano il presidente della Provincia Antonio Pettinari, e alcuni sindaci, a partire dal primo cittadino di Matelica, Massimo Baldini. Il trattato, realizzato dalla società Quadrilatero Marche-Umbria (controllata di Anas) è costato 86 milioni di euro e collegherà Fabriano con Matelica (Nord). In seguito proseguirà per Castelraimondo, Camerino, Muccia e che è un asse di collegamento tra le direttrici Perugia-Ancona e Foligno-Civitanova. La SS 256 var Muccese, collega la superstrada 76 “della Val d’Esino”, dove si innesta con un nuovo svincolo in prossimità di Fabriano (località “Pian dell’Olmo”), con il nuovo svincolo di Matelica Nord/Zona industriale.

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Da destra: il presidente della Provincia Antonio Pettinari, vicino a lui il governatore Francesco Acquaroli, l’assessore regionale Francesco Baldelli, il sindaco di Matelica Massimo Baldini, il sindaco di Cerreto d’Esi David Grillini e il vice sindaco di Fabriano Ioselito Arcioni

Il tracciato comprende una galleria di 911 metri e 6 viadotti di lunghezza complessiva pari a 400 metri, oltre allo svincolo intermedio di Cerreto d’Esi. Non ha potuto svolgersi una inaugurazione ufficiale, che era prevista per la scorsa settimana, a causa della positività al Covid dell’assessore Castelli (con tutta la giunta che ha dovuto osservare un periodo di isolamento) ma oggi il governatore Acquaroli, insieme all’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli, sono stati presenti per il passaggio delle prime auto. «Oggi è una giornata storica per le Marche – dice il governatore Francesco Acquaroli -. Si sta aprendo il primo tratto della Pedemontana, opera attesa da decenni che segna la svolta per una parte dei territori dell’entroterra. Il primo stralcio di 8 chilometri va da Fabriano a Matelica, l’opera proseguirà fino a Muccia. In questa giornata così importante il mio pensiero e la gratitudine vanno a Mario Baldassarri e ad altre due figure che purtroppo non sono più con noi ma che hanno dato un contributo fondamentale per questa opera, Ermanno Pupo e Gennaro Pieralisi».

«L’apertura della Fabriano-Matelica al traffico è un passaggio epocale per questa provincia e per tutte le Marche – dice l’assessore alle Infrastrutture, Francesco Baldelli -. Nella nostra visione complessiva, vogliamo unire le grandi arterie della nostra regione, come la SS76 e la SS77, con una grande pedemontana e un sistema di pedemontane e intervallive che colleghino le cinque province marchigiane. A partire da Carpegna, il luogo più a nord della nostra regione, fino ad Ascoli. L’esempio da seguire è quello della Quadrilatero, un modello vincente capace di mettere a terra le risorse e risolvere i problemi di viabilità tra le province di Ancona e Macerata. È questo il modello che vogliamo calare sia sulla provincia di Pesaro e Urbino che su quelle di Ascoli e Fermo, per un sistema di collegamenti moderni, efficienti ed efficaci in tutte le Marche. C’è da recuperare almeno un decennio di ritardi e di mancata visione».

pedemontana-matelica-1-650x433LA SCHEDA – Nel primo chilometro la nuova strada affianca il torrente Giano, attraversa in galleria i rilievi collinari “Le Serre” in località Argignano e, dal chilometro 3 circa, inizia l’affiancamento con il fiume Esino per terminare a Matelica dove ha inizio il secondo stralcio funzionale in corso di realizzazione. La piattaforma stradale è a carreggiata unica di larghezza complessiva di 10,5 metri, costituita da una corsia per senso di marcia e due banchine pavimentate larghe 1,5 metri ciascuna. La connessione con la viabilità locale viene garantita dai tre nuovi svincoli. Nel frattempo proseguono i lavori per il completamento dei restanti tre stralci funzionali che completeranno l’intera direttrice, lunga complessivamente 41 chilometri, per un investimento totale di 340 milioni di euro. «In particolare – spiega Anas -, il secondo tratto ‘Matelica Nord-Castelraimondo Nord’, per un investimento di oltre 90 milioni di euro, ha raggiunto uno stato di avanzamento di oltre il 50%, mentre il terzo e il quarto stralcio ‘Castelraimondo Nord-Camerino-Muccia’, recentemente avviati per un investimento di oltre 153 milioni di euro, hanno raggiunto uno stato di avanzamento di circa il 10%. Il completamento di tutte le opere è previsto nel 2023». I lavori sono stati affidati dalla Società Quadrilatero a Dirpa 2 Scarl, il cui principale affidatario è Partecipazioni Italia spa (Gruppo Webuild).

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Il tracciato della nuova superstrada

ALTRI INVESTIMENTI DI ANAS NELLE MARCHE – Oltre alle opere previste dal progetto Quadrilatero Marche-Umbria, Anas ha attivato investimenti nelle Marche per complessivi 2,7 miliardi di euro tra lavori realizzati, in corso e di prossimo avvio per manutenzione o realizzazione di nuove opere. In particolare, gli investimenti in manutenzione programmata della rete stradale esistente ammontano a 895 milioni di euro. Attualmente sono in corso lavori per un valore di 290 milioni di euro e di prossimo avvio ulteriori interventi da 171 milioni. I lavori riguardano prevalentemente: il risanamento profondo della pavimentazione, la ristrutturazione e il miglioramento sismico di ponti e viadotti, l’ammodernamento delle barriere di sicurezza e degli impianti tecnologici in galleria. Anas ha inoltre competenza diretta per l’attuazione e la realizzazione di 538 interventi di ripristino post sisma, aggregati in 273 appalti, per investimento di circa 583 milioni di euro, pari al 79% del finanziamento totale previsto dai vari stralci del Programma di ripristino della viabilità nei territori interessati dagli eventi sismici. Per quanto riguarda le nuove opere, gli investimenti ammontano a oltre 1,2 miliardi di euro tra lavori in corso e in progettazione.

(Redazione Cm)

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