Un bambino di sei anni che andava a scuola senza quaderni, mal vestito, disordinato: questo avrebbe insospettito il personale di un istituto di Porto Recanati che aveva deciso di capire cosa stesse accadendo e dagli accertamenti sono emerse presunte violenze sessuali ed episodi di maltrattamento. Il padre del bambino (entrambi sono stranieri) è finito sotto accusa al gup del tribunale di Macerata e oggi è stato rinviato a giudizio dal giudice Claudio Bonifazi. I fatti contestati sono stati scoperti nel maggio del 2019.
Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Vincenzo Carusi, il padre del bambino quando tornava a casa ubriaco aveva dei modi bruschi verso il figlio e la notte, come lo stesso bambino ha confermato nel corso di un incidente probatorio, lo toccava nelle parti intime. Nella casa dove il bambino viveva con il padre erano entrati i carabinieri, dopo un primo tentativo di servizi sociali del Comune che però non erano stati fatti accedere. I militari avevano trovato il padre ubriaco sul divano e il bambino che dormiva per terra. La casa era in una situazione di degrado. Il piccolo era stato portato via e assegnato ad un tutore, che oggi si è costituito parte civile in udienza, assistito dall’avvocato Maurizio Forconi. Il giudice ha rinviato a giudizio l’imputato, difeso dall’avvocato Valentina Pranzetti, al 21 giugno del 2022. Deve rispondere di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.
(Gian. Gin.)
*A tutela dell’identità della vittima il nome dell’imputato non viene indicato
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