Villa Buonaccorsi
Il tema del futuro di Villa Bonaccorsi sta coinvolgendo l’interesse e la sensibilità della comunità di Potenza Picena e «questa è certamente una buona notizia, a patto che gli auspici e le speranze possano trasformarsi presto in obiettivi e progetti concreti», scrive in un comunicato il deputato del Partito Democratico Mario Morgoni. L’asta tenutasi a fine luglio con un’unica proposta di acquisto da parte di una società immobiliare per 2 milioni e 230mila euro, la cifra minima ammessa, «ci pone di fronte a un bivio: da una parte l’ipotesi di un accordo con i nuovi proprietari, sempre che gli stessi siano disponibili, per garantire almeno una parziale fruibilità pubblica del bene, dall’altra un’iniziativa coraggiosa che porti il Comune ad esercitare la prelazione prevista dalla legge acquistando la villa allo stesso prezzo proposto dal compratore – prosegue l’ex sindaco di Potenza Picena -. Il valore finanziario dell’operazione, oggettivamente molto modesto se riferito all’importanza e alla qualità del patrimonio e al valore strategico dello stesso per la nostra comunità, non ammettono a mio parere esitazioni. Bisogna valutare da subito quali risorse possa mobilitare direttamente il Comune, sia rivedendo il piano delle opere pubbliche sia valutando di orientare entrate specifiche per questo scopo e per un certo numero di anni, ad esempio una parte degli utili delle farmacie comunali o i proventi della tassa di soggiorno, ipotesi quest’ultima già affacciata dal vice sindaco. Occorre poi fare appello alla Regione perché contribuisca all’operazione e promuovere un coinvolgimento degli imprenditori locali, non solo del territorio comunale, per garantire un sostegno finanziario, ma anche opportunità di utilizzo della villa da parte delle aziende stesse.
Mario Morgoni
Un esempio su tutti. Il Santo Stefano è una realtà socio sanitaria presente da un secolo nel nostro Comune. Si è affermata come una realtà di eccellenza a livello nazionale, ha dato tanto ma anche ricevuto tantissimo dalla comunità e dalle istituzioni locali. Quale occasione migliore per esercitare la sua funzione sociale di azienda se non quella che vede la comunità locale alle prese con una scelta strategica per il proprio futuro? Per di più con la possibilità di utilizzare un luogo di pregio per le proprie attività convegnistiche, formative e di aggiornamento professionale. Ma questo vale, anche se in misura diversa, per tutti gli imprenditori e i soggetti che possono contribuire ad arricchire il territorio di un patrimonio pubblico di enorme valore – conclude Mario Morgoni -. Ma poi c’è l’intera comunità che va resa consapevole, partecipe e motivata a sostenere un’operazione veramente storica. Bisogna fare appello a tutti i cittadini, con la collaborazione attiva dell’associazione Villae, che sta svolgendo un ruolo prezioso, per raccogliere idee e risorse per far vivere un sogno. Ci sono obiettivi che non hanno colore politico ed hanno il pregio di unire anziché il difetto di dividere una comunità. Non perdiamo questa opportunità. È una sfida complessa, che riguarda l’acquisto, il progetto, le forme della gestione, una prova difficile che richiede coraggio e concretezza. Ma è una sfida che non ammette rinunce perché la forza e la qualità di una comunità si misurano dalla capacità di affrontare i passaggi che segnano il corso della propria storia. Mettiamoci al lavoro, insieme, con determinazione».
Vendita di Villa Buonaccorsi: «Pensiamo a una gestione ibrida, si può creare una fondazione»
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Caro Mario. E l'opposizione che propone?fateci sapere.tu mi conosci e sai come la penso.politicamente.parlare proporre.anche con giunta di dx.noi cittadini ci siamo......fateci sapere grazie.a noi poveri stolti cittadini.
Sarebbe bello ma è anche vero che andava fatto prima
Se la Comunità lo vuole si può fare.. Noi a Treia abbiamo fatto la prelazione su Villa Spada ( il capolavoro del famoso Archistar Giuseppe Valadier) ed oggi stiamo riportando questo gioiello al suo antico splendore con grande soddisfazioni di tutti!!
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La cosa si potrebbe anche fare ma vista la situazione economica dei nostri comuni mi sorgono dei forti dubbi.
Mi sembra strano ma per una volta sono d’accordo con il deputato Morgoni. A quella cifra ritengo assurdo che il Comune (sicuramnente dalle risose limitate), la Regione e chiunque altro abbia titolo ad esercitare la prelazione allo stesso prezzo dell’unico offerente non intervenga. Conoscendo il valore (e non solo commerciale) a 360° dell’immobile e degli annessi ritengo che l’attuale valutazione sia veramente irrisoria e che sarebbe imperdonabile perdere questa occasione…………..
Vi è un detto dialettale che recita: “Pe’ cantà ce vo’ la voce”..tradotto: ci vuole MOLTA PECUNIA per ristrutturare e manutere degnamente una struttura del genere…