Bruciava residui vegetali, finisce con un incendio di bosco: 63enne incastrato dal satellite e dalle indagini scientifiche. I carabinieri Forestali hanno accertato che il 14 luglio scorso, quel rogo che c’è stato in contrada Fanarda, a Mogliano, che si ha interessato oltre 5 ettari di territorio e che ha distrutto quasi un ettaro di bosco di alto fusto di roverella e un accessorio colonico, e messo in estremo pericolo un allevamento di ovini, è nato dalla poca attenzione messa da un uomo che, nel cortile di casa, stava bruciando della vegetazione. I carabinieri Forestali delle stazioni di Macerata e Fiuminata, attraverso l’utilizzo di immagini satellitari e mediante l’applicazione del Metodo delle evidenze fisiche, sono riusciti ad individuare in modo certo il punto di innesco delle fiamme e conseguentemente risalire all’autore dell’incendio. Il Metodo delle evidenze fisiche è una tecnica di investigazione di polizia scientifica che consente di individuare il punto da dove ha avuto origine il fuoco, la causa e il mezzo che ha provocato l’evento. L’applicazione del metodo prevede diverse fasi di indagine con dettagliate ricerche per l’individuazione e lo studio delle tracce e dei segni che la propagazione del fuoco lascia sulla vegetazione e sul terreno. Il responsabile dell’incendio, nel bruciare i residui vegetali ha tenuto un comportamento negligente, e temperature e vento hanno favorito l’espandersi delle fiamme che si sono propagate ad un campo di stoppie e da lì al bosco e alle proprietà vicine. E’ stato denunciato per incendio boschivo colposo.
I carabinieri Forestali, in considerazione del perdurare delle particolari condizioni climatiche (prolungata siccità, temperature elevate, vento) che favoriscono lo sviluppo delle fiamme e visto il periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi, chiedono massima attenzione in tutte le attività che possono provocare scintille e liberare fiamme libere in aree rurali o prossime alle formazioni boschive. Per segnalare incendi ci sono i seguenti numeri: 1515, 115, 112, 840001111.
Strano però che per un piccolo incendio frutto di una svista si trovi facilmente il colpevole mentre laddove lincendio brucia ettari ed ettari è sempre colpa di un mozzicone di sigaretta
Gianni De Luca non è importante se l'incendio è piccolo o grande d'estate non si accende i fuochi ci sono leggi e vanno rispettate
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Giovanni Burzacca, “non accendere fuochi”, allora significa non accendere nemmeno una sigaretta, sempre fuoco è, ed è quello che fa quasi sempre più male(ambientalmente parlando). Accendere una sigaretta in montagna, o lungo una strada, come fai a vietarlo ! Ora i forestali ci manca che mettano, vietato fumare anche “all’aperto”.