Sgarbi show su Dante
tra la vittoria agli Europei
e passanti molesti

CIVITANOVA - Al Varco sul mare è andato in scena lo spettacolo del critico d'arte sul sommo poeta con Alessandro Preziosi, Nancy Brilli e Aldo Cazzullo: «La cosa più irritante degli inglesi è stata strapparsi la medaglia con un gesto di totale volgarità. Ma la verità è che l'Italia è una grande nazione, puoi avere il petrolio, ma non hanno Giotto, Dante, Michelangelo, Raffaello»

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di Laura Boccanera (foto Federico De Marco)

Parlare di Dante, di San Francesco e della vittoria agli Europei di calcio dell’Italia, fra un “capra” urlato da qualcuno oltre la cortina dell’Arena del Varco, da fuori e un anatema al Calamaretto per la musica troppo alta.

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Vittorio Sgarbi ieri sera al Varco sul Mare

E’ lo Sgarbi show bellezza, happening dove tutto è possibile, ma non sorprende. E’ andato in scena ieri al Varco sul mare “Dante e il tempo”, lo spettacolo inedito curato da Sabrina Colle, compagna di Vittorio Sgarbi, con Alessandro Preziosi, Nancy Brilli e Aldo Cazzullo.  Una serata dedicata al padre della lingua italiana che ha alternato momenti di lettura (intensa quella di Preziosi alle prese con i primi due canti dell’Inferno) a momenti di divulgazione sull’attualità del Sommo Poeta. Parterre da grandi occasioni fra le prime file: c’erano il questore di Macerata Vincenzo Trombadore, Andrea Della Valle con la moglie Paola, la giornalista Sandra Amurri, Andrea Angeli, il sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini, l’imprenditore Germano Ercoli, il critico d’arte Stefano Papetti. Ad introdurre la serata (iniziata alle 21.50) il sindaco Fabrizio Ciarapica: «Questa è una serata speciale che il comune ha voluto come esclusiva nazionale, uno show creato solo per Civitanova. Qualche mese fa quando abbiamo iniziato a pensarlo la situazione non era semplice, ma eravamo comunque convinti che qualcosa si potesse fare. La prossima serata con Vittorio Sgarbi e il tema dell’amore sarà il programma per l’8 agosto». Parte lo show che risente di ritmi lenti a causa della strutturazione in blocchi chiusi. Inizia Alessandro Preziosi che legge di seguito primo e secondo canto dell’Inferno. Segue Nancy Brilli col Paradiso. E poi arriva Vittorio Sgarbi che alla fine del suo intervento è atteso al Miramare per una diretta tv. «C’è un nesso fra la vittoria di ieri sera dell’Italia e Dante – esordisce Sgarbi -sembrerebbe difficile da dimostrare. La cosa più irritante degli inglesi è stata strapparsi la medaglia con un gesto di totale volgarità. Ma la verità è che l’Italia è una grande nazione, puoi avere il petrolio, ma non hanno Giotto, Dante, Michelangelo, Raffaello».

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Alessandro Preziosi

Contenendo a fatica la sua verve linguistica Sgarbi tesse un ragionamento partendo dalla religione cristiana, dalla Cristianità di Dante e arriva a teorizzare che solo il Cristianesimo ha generato tanta bellezza. E Dante di questa bellezza è l’emblema. E proprio mentre parla di bellezza arriva il fuori onda inaspettato, il guizzo che trasforma lo spettacolo in happening. Oltre lo spazio delimitato dell’arena da fuori un uomo che passeggia col cane urla «Capra capra». Sgarbi non si fa attendere: «Capra sarai tu e pure cornuto» e parte l’applauso della platea. E si ritorna a Dante senza soluzione di continuità fra sacro e profano, poesia e turpiloquio. Lo storico tratteggia poi un lungo percorso che parte da Giotto e unisce San Francesco e Padre Pio e mentre legge spiegando il canto 11esimo del Paradiso, quello su San Domenico e San Francesco, parte l’anatema per la musica che arriva dal lungomare dallo chalet Calamaretto: «Certo sindaco – dice rivolto a Ciarapica in prima fila – se non li facevate suonare stasera questi s…. qua era meglio». Chiude Aldo Cazzullo, un viaggio per salti e digressioni allo spirito della Divina Commedia, come emerso nel suo libro “A riveder le stelle” dove ha ricostruito parola per parola il viaggio di Dante nell’Inferno rendendolo attuale e ancora più comprensibile ai contemporanei. «Dante è il poeta che inventò l’Italia – dice – non ci ha dato soltanto una lingua. Raccoglie l’eredità dell’Impero romano e del mondo classico e dalla sua missione di conciliarlo con il cristianesimo nascerà l’umanesimo. L’Italia non nasce da una guerra o dalla diplomazia, nasce dai versi di Dante».

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Nancy Brili alle prese con la lettura de Il Paradiso

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Aldo Cazzullo prima del suo intervento

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Andrea Della Valle con la moglie Paola

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La giornalista Sandra Amurri

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L’imprenditore Germano Ercoli con la moglie Grazia Pecorari

 

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Evio Hermas Ercoli e Lucrezia Ercoli

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