di Mauro Giustozzi (Foto di Fabio Falcioni)
Lo sport raccontato approda all’arena ‘La Cava’ di Ripe San Ginesio. Domenica 27 giugno alle 21,30 l’attaccante del Mondiale ’82 Ciccio Graziani, il giornalista sportivo Rai Marco Franzelli e il già massaggiatore della Nazionale di atletica leggera, Nazareno Rocchetti, racconteranno le proprie storie sportive in un evento che è stato presentato stamattina a Giro Lab di piazza Mazzini, a Macerata, alla presenza del sindaco di Ripe San Ginesio, Paolo Teodori, di Michele Spagnuolo nella doppia veste di ideatore di Overtime e componente del Panathlon club Macerata entrambi partner dell’iniziativa assieme allo stesso comune di Ripe, dall’Asd Ripe San Ginesio ed all’Ussi, Unione stampa sportiva italiana.
Una ripartenza in sicurezza all’insegna dello sport, nel massimo rispetto dei protocolli anti contagio, in una serata fatta di storie, cultura sportiva e grande giornalismo, dedicata al racconto ed alla celebrazione di straordinari momenti vissuti dai tre ospiti all’arena ‘La Cava’. Struttura che può ospitare 1500 spettatori ma che sarà utilizzata solo al 50% per le norme anti covid. Il ticket di ingresso sarà di 8 euro, con prevendita online sulla piattaforma Ciaotickets.com. «E’ una vera e propria anteprima con grandi ospiti dell’Overtime Festival – ha esordito il sindaco di Ripe, Paolo Teodori – che arriva alla undicesima edizione ed è un’iniziativa tra le poche a parlare di sport ed etica sportiva in diverse arti e discipline. Poter in qualche modo anticipare questo grande evento ‘Una serata di storie sportive’ che mette insieme personaggi del calibro di Graziani, Franzelli e Rocchetti per un paese come il nostro è davvero di grandissimo prestigio, così come i partner che ci sostengono in questa iniziativa che indica una strada legata alla sostenibilità che il nostro Comune vuol percorrere. Lo facciamo con la mobilità dolce, la pensilina di ricarica elettrica per le bici e il noleggio bike così come la trasformazione della nostra società di calcio in una vera e propria polisportiva aperta ad altre attività come la scherma che avrà a luglio un appuntamento importante legato ai bambini dai 6 agli 11 anni. Vogliamo educare i nostri giovani alla sana competizione sportiva che è una palestra importante per introdurli alla vita che dovranno affrontare. I ragazzi fanno poco movimento, stanno sul divano, utilizzano pc, tablet e smartphone e fanno poco sport. Anche attraverso questa iniziativa, raccontando le belle storie di sport e vita, vogliamo invertire questo trend nelle nuove generazioni». La serata sarà la prima di un fitto calendario di eventi previsti per la stagione estiva di Ripe San Ginesio, come lo spettacolo ‘Mogol racconta Mogol’ in scena sempre alla Cava il prossimo 4 luglio.
«Per questo appuntamento sono coinvolto nella doppia veste di Overtime Festival e Panathlon Club Macerata –ha ricordato Michele Spagnuolo – e sono sicuro che questa è la prima di una serie di collaborazioni che abbiamo in animo di effettuare con il Comune di Ripe San Ginesio. Io amo le storie di sport, è sempre stato il filo che mi ha portato ad affrontare lo sport raccontandone i personaggi, la passione e l’amore che ha accompagnato le carriere di tanti protagonisti nel segno del fair play e dell’etica sportiva. L’ho fatto anche utilizzando foto, fumetti e documentari legati a questi temi. Ho trovato nel sindaco Teodori e nel Comune di Ripe tanta attenzione nel vedere lo sport come un mezzo per vivere meglio. Lo sport significa star bene con se stessi, alimentazione, cura del proprio corpo. Sono felice che in questa occasione ci sia anche Nazareno Rocchetti che mi riporta indietro negli anni quando nel 2011 varammo assieme alla professoressa Barbara Pojaghi il progetto di Overtime che è cresciuto ogni anno di più diventando un festival riconosciuto nel campo del racconto dell’etica nello sport». L’unico protagonista presente alla presentazione dei tre ospiti che domenica sera si ritroveranno sul palco dell’arena La Cava è il cingolano Nazareno Rocchetti protagonista di un epoca di sport lontana sia negli anni che, probabilmente, anche nello spirito e nelle passioni rispetto ad oggi.
«Parlare di etica non è mai facile – ha sottolineato Rocchetti – ma grazie a Spagnuolo e anche alla lungimiranza del sindaco Teodori che non è di quei primi cittadini che non vogliono mai rischiare nulla nel fare la propria attività, riusciremo a farlo anche in questa occasione. A Ripe San Ginesio si organizzano eventi che non raccontano solo lo sport ma anche letteratura, poesia, arte, mostre anche costose che però si ha la voglia, il coraggio di allestire. Io credo che quelli della mia generazione abbiano un debito con le nuove generazioni che deve essere in qualche modo saldato. Siamo stati bravi a parlare ai giovani ma nei fatti abbiamo insegnato poco a loro. Io voglio cercare di stare loro il più vicino possibile e, attraverso lo sport, aiutarli a crescere. Il 27 giugno parleremo di storie sportive, di etica, ma nel calcio questo è complicato farlo in questi tempi per quello che si vede sui campi di gioco. Sudore, fatica, fratellanza sono valori scomparsi per atleti che guadagnano fino a 15 milioni di euro l’anno. Lo sport è un’altra cosa, quello è il gioco del calcio che ha poco a che vedere con i principi della sana competizione. Bisogna ritornare ad uno sport fatto di fatica e sudore».
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