Recanati, via al restauro
dei testi di giustizia del 1300

OPERAZIONE - Sarà possibile assistere su prenotazione al delicato lavoro che si svolgerà all’interno dei locali della biblioteca comunale Bonacci Brunamonti

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Francesca Bartolacci, Rita Soccio, Giovanni Pagani e Valeria Di Capizzi

 

Il Comune di Recanati dà il via al progetto di restauro dei preziosi testi del Liber Iustitiae del XIV secolo, conservati nell’Archivio storico di Recanati. Una delicata operazione di restauro che verrà effettuata all’interno dei locali della Biblioteca comunale M.A. Bonacci Brunamonti e che per la prima volta potrà essere seguita direttamente dal pubblico interessato, per tutta la settimana, su prenotazione.

Restauro-Liber-Iustitiae-Dopo il nulla osta della Soprintendenza delle Marche, sono cominciati ieri i lavori di restauro delle circa 3000 carte del Liber Iustitiae, la preziosa raccolta di libri giudiziari con le rendicontazioni dei processi e delle pene del 1300, antiche scritture dei notai del Comune di Recanati, in latino, con abbreviature e tecniche tipiche dell’epoca. Le delicate operazioni di restauro sono state affidate alle sapienti mani di Giovanni Pagani direttore della società no profit Recanati e Restauro e della sua collaboratrice Valeria Di Capizzi, associazione che ha sede all’interno della biblioteca seicentesca “Clemente Benedettucci” di Recanati e che ne segue da anni il recupero degli antichi testi presenti. «Con questa operazione non solo andiamo a recuperare e mettere in sicurezza la storia antica di Recanati ma aprendo il restauro alla cittadinanza vogliamo dare un segno importante di condivisone del bene comune. – ha dichiarato l’Assessora alla Cultura Rita Soccio – Grazie alla digitalizzazione, il nostro patrimonio degli antichi testi del Liber Iustitiae potrà essere a disposizione degli studiosi e del pubblico sul web. L’Archivio storico come la Biblioteca e la Mediateca sono luoghi importanti per la crescita culturale e personale della nostra comunità».

Restauro-libri-antichiIl restauro seguirà delle procedure standard europee. «Visto il grave deterioramento delle carte dovuto alla loro antichità, l’operazione di restauro sarà divisa in tre fasi principali – ha spiegato il restauratore di beni librari e documentari Giovanni Pagani – nella prima fase provvederemo a mettere in sicurezza le carte deteriorate dal tempo e dalle muffe, una sorta di pre-restauro che permetterà il consolidamento degli antichi testi cartacei. A seguire provvederemo a digitalizzare il materiale con fotografi specializzati e poi passeremo alla fase finale di restauro vero e proprio che prevede anche l’inserimento nei testi di carte velate giapponesi». Un lavoro molto delicato che va fatto in stretta collaborazione con la responsabile dell’Archivio storico la prof.Francesca Bartolacci dell’università di Macerata. «Il Liber Iustitiae è una raccolta di testi cartacei contenenti anche copertine in pergamene e cuoio, dove sono stati trascritti dai notai del 1300 le deposizioni, i procedimenti penali e le condanne dei criminali dell’epoca, dalle pene pecuniarie per reati minori, alle condanne all’esilio da Recanati, fino alle impiccagioni. – ha raccontato la Francesca Bartolacci – Ha un valore storico fondamentale che ci aiuta a ricostruire non solo la società medioevale di Recanati ma dell’intera Italia dei Comuni del XIV secolo. Ringrazio il Comune di Recanati per la grande sensibilità dimostrata verso questo prezioso “tassello” di cultura italiana».



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