Maceratese, Vissani cerca risposte:
«Canil e il Comune non ci hanno contattato
Chiarezza per la prossima stagione»

CALCIO - Lo sfogo del direttore generale biancorosso: «L’amministrazione comunale aveva preannunciato di voler organizzare un incontro con la nostra società, ora è evasiva e dice di non sapere nulla di quello che potrà accadere nel futuro. Ribadisco a nome mio e del presidente Crocioni che siamo aperti a parlare con il Matelica, valutare quelle che sono le loro proposte ragionandoci sopra e dando una risposta rapida»

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L’imprenditore Enzo Vissani con il presidente Alberto Crocioni

 

di Mauro Giustozzi

«Non c’è stato alcun contatto né con Canil e neppure da parte dell’amministrazione comunale che pure ci aveva preannunciato di voler organizzare un incontro con la nostra società mesi fa. E non abbiamo chiesto un centesimo a nessuno». Enzo Vissani, direttore generale della Maceratese, esce allo scoperto in un periodo in cui in città circolano voci e rumors continui in vista della prossima stagione calcistica. Con la possibilità di un Matelica che resti ancora a giocare allo stadio Helvia Recina e magari unisca il proprio nome a quello del capoluogo per dare vita ad una realtà che possa ben figurare in serie C, con l’ausilio di sponsor e finanziamenti locali. Ed una Maceratese che riprenda il suo cammino nei dilettanti dalla Promozione (o dall’Eccellenza in caso di accorpamento dei gironi causa pandemia). Voci che, però, non trovano al momento conferme ufficiali. Se non con l’intervento del dirigente biancorosso che mette sul piatto quella che è la versione dei fatti osservati dalla sponda della Maceratese.

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L’Helvia Recina

«Siamo arrivati al 21 di aprile, abbiamo contattato più volte l’amministrazione comunale –continua Vissani- che però è evasiva, dice di non sapere nulla di quello che potrà accadere nel futuro più o meno immediato. Non mi sembra un comportamento corretto nei nostri confronti. Peraltro la nostra posizione sul calcio in città è nota da tempo, così come la disponibilità ad approfondire qualunque discorso. Noi non vogliamo fare nulla per ostacolare l’eventuale permanenza del Matelica in città, però chiediamo chiarezza all’amministrazione anche per poi muoverci ed organizzare una squadra che possa ben figurare nella prossima stagione. Visto che questo significa pure fare investimenti, prendere accordi con giocatori e allenatori. Siamo appesi ad una situazione di incertezza che chiediamo venga sciolta da chi di dovere, quindi dal Comune che, pubblicamente in passato attraverso un comunicato ma poi personalmente col sottoscritto, si era impegnato ad intervenire, per quelle che sono le sue possibilità chiaro, per verificare quali strade si potevano percorrere per il bene del calcio nella nostra città. Noi stiamo ancora aspettando, ma adesso è arrivata l’ora che sia data una risposta alla Maceratese ed alla città intera». La società conferma la sua solidità economica e la volontà di proseguire l’attività nella prossima stagione nel campionato dilettanti che gli verrà assegnato ma chiede risposte su quali progetti persegue l’amministrazione comunale per il rilancio del calcio cittadino, di cui la Maceratese non vuol essere attore passivo ma, se ci saranno le condizioni, contribuire per la propria parte.

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Enzo Vissani con Manuel Dell’Aquila, uno degli acquisti fatti dalla Maceratese prima dello stop ai campionati

«Ribadisco a nome mio e del presidente Crocioni che la disponibilità a valutare ogni possibile scenario c’è stata, c’è e ci sarà anche in un futuro, che deve essere immediato però per questioni meramente organizzative – ribadisce il direttore generale-. Oppure ci dicano che hanno altri progetti per il calcio in città, ma che lo dicano pubblicamente poi ognuno potrà agire al meglio ed i tifosi potranno farsi un’idea della situazione senza correre dietro alle tante chiacchiere che circolano in città. Questo rinviare, rimandare di continuo non giova alla Maceratese, ma mi permetto di dire neanche al Matelica. Vogliamo solo che ci sia chiarezza di intenti e si dica cosa si vuol fare: poi ognuno prenderà la sua strada». Dunque una situazione di stallo che vede da una parte la Maceratese, dall’altro il Matelica che rimanendo a giocare in città anche nella prossima stagione potrebbe modificare il nome aggiungendo quello del capoluogo ed in mezzo l’amministrazione comunale che detiene la proprietà degli impianti sportivi dove queste squadre giocano. Un rebus che dovrà trovare una conclusione nel giro di poco tempo, anche perché le scadenze e l’organizzazione della prossima stagione partono proprio in questo periodo e nessun club vuol rischiare di iniziare in ritardo a programmare il futuro. «Ribadiamo la nostra volontà di impegnarci sia sulla prima squadra che sul settore giovanile, -afferma Vissani- al punto che se la situazione pandemica lo consentirà, vorremmo organizzare a maggio e giugno dei camp all’Helvia Recina per i nostri ragazzi che purtroppo sono stati fermi in questa tribolata stagione. Concludo dicendo che noi siamo aperti a parlare con il Matelica, valutare quelle che sono le loro proposte ragionandoci sopra e dando una risposta rapida, positiva o negativa che sia. Partendo dal fatto che non abbiamo alcuna preclusione ne con Canil o con chiunque altro abbia a cuore le sorti del calcio biancorosso».



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