di Alessandra Pierini (Foto di Fabio Falcioni)
«Mia madre ha sempre avuto bisogno di condividere il suo sapere e trasmetterlo. Per lei la cultura è un dono da scambiare. Non posso immaginarla sola». Non riesce a parlare al passato Enrico Capodaglio nel ricordare la mamma Donatella Donati, anche a nome della sorella Chiaretta, che si trova in convalescenza. Questo pomeriggio nella chiesa di Santa Croce a Macerata, l’ultimo saluto all’insegnante, studiosa e appassionata di Leopardi, morta ieri dopo aver contratto il Covid e in attesa del vaccino in cui nutriva la massima fiducia.
Una cerimonia intima a causa delle restrizioni quella celebrata da don Sergio Fraticelli, ma molti hanno potuto seguire il funerale in streaming, attraverso quei potenti mezzi tecnologici di cui Donatella, con grande anticipo, aveva capito le potenzialità e l’importanza.
«Non conosce l’invidia – ha continuato il figlio – è sempre stata alla ricerca di talenti con una visione gioiosa dell’esistenza. Anche il suo femminismo è stato apertura alla bellezza di essere donne». Ha poi ricordato l’arrivo della cecità che l’ha gettata nello sconforto: «In quel momento in cui era normale anche la rabbia, in quel periodo pericoloso anche dal punto di vista spirituale, le siamo stati molto vicini. Parlo di spiritualità, anche se mia mamma non ha mai manifestato di essere attivamente credente. Questo suo desiderio di scambiare ogni conoscenza e contenuto culturale e questa sua capacità di farsi volere bene, varranno qualcosa immagino. sarà sempre viva nei nostri cuori».
Presenti anche i nipoti e le nipoti di cui parlava sempre con tanto orgoglio. Anche loro hanno voluto salutare “nonna Tella” e hanno pregato perché siamo circondati da bellezza e in particolare da quel qualcosa di bello che lei era certa potesse arrivare ogni giorno. Non sono volute mancare le socie del Soroptimist di Macerata. Tra loro l’avvocato Leide Polci che se ne è fatta portavoce: «Donatella era convinta – ha ricordato – che le donne potessero essere il fulcro per un mondo migliore. Sapeva assumere posizioni scomode e ci rendeva partecipi della sua immensa cultura». Annunciando iniziative nel suo nome e in sua memoria, ha concluso: «Sarà il nostro spiritus rector».
Ci ha lasciato Donatella Donati, patrimonio di memoria e conoscenza
«Femminista, visionaria e anticipatrice» Il Soroptimist ricorda Donatella Donati
«Donatella lascia un grande vuoto nel panorama della cultura maceratese»
Ho avuto la fortuna di conoscerla e di apprezzare la sua grande cultura e vivacità di spirito. Sentite condoglianze alla famiglia
R.i.p. Una donna particolarmente attiva nella sua vita . Ho avuto il piacere di conoscerla. Condoglianze alla famiglia
R. I. P. Sentite Condoglianze alla Famiglia.
Condoglianze alla famiglia
R.I.P
Ho conosciuto la signora Donatella alla filarmonica, quando c'erano gli incontri per la presentazione di libri, donna di grande cultura che sapeva trasmettere la passione per la lettura, ci mancherà
Fu mia insegnante di italiano nellanno 1958 all'Istituto Tecnico Agrario di Macerata, con lei come attrice principale, rappresentammo sotto la regia del dr.Diomede Cappelloni al Lauro Rossi, la Trilogia delle smanie per la villeggiatura. Un bellissimo ricordo, una perdita reale. Un altro pezzo di cuore che se ne va. Vive condoglianze a coloro che hanno avuto la fortuna di starLe vicino.
Condoglianze
Condoglianze!
Condoglianze
Sentite condoglianze
R.i.p
R.I.P.
R I P
R.I.P. NONNA TELLA
per chi l'ha conosciuta è una gioia
Sentite Condoglianze alla famiglia
Rip
Condoglianze alla famiglia
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L’invidia non è un sentimento delle persone nobili di cuore! Come lo era sicuramente la signora Donatella!