di Gabriele Censi
Un campus universitario a San Ginesio destinato ad un “corso di laurea sulla riduzione dei rischi delle calamità naturali e sulla formazione di esperti in protezione civile”. E’ il sogno dell’architetto Giuseppe Bocci, impegnato da anni in progetti di ricostruzione post sisma. Lo studio di fattibilità si inquadra in una attività di ricerca più ampia condotta dalla società d’ingegneria Bocci And Partners in partnership con l’università di Camerino.
«L’idea prende le mosse – spiega Bocci – da un altro tema di ricerca su cui sono impegnato e a cui tengo molto: la realizzazione di un modello di ricostruzione con la conseguente scrittura di una legge quadro per il settore. Una ricerca elaborata in collaborazione con la prof Lucia Ruggeri (Unicam) e la dottoressa Silvia Montecchiari. Ad ogni terremoto si va a riscrivere una normativa che deve essere disponibile ed appartenere ad una carta nazionale delle calamità naturali e catastrofi. Questa mancanza è all’origine di percorsi lunghi, disagi ed incomprensioni tra tutti gli attori della ricostruzione (tecnici, pubblica amministrazione, imprese, ecc.), con un conseguente sperpero di denaro pubblico ed esasperazione degli animi».
Anche la pandemia secondo Bocci rientra tra la calamità che vanno fronteggiate con una normativa base per fronteggiare l’emergenza: «Parliamo di un “sistema di protezione civile globale” esteso anche alle altre calamità classificate dal manifesto di Senda – aggiunge – rischio sismico, vulcanico, meteo-idro, maremoto, incendi, sanitario, ambientale, nucleare, industriale. Oggi si parla tanto di transizione ecologica ma la stessa potrà veramente avere successo se coniugata alla prevenzione. Il piano pandemico oltre ad esistere doveva essere esteso a livello mondiale, e soprattutto non relegato a mero atto formale, burocratico, ma assunto come strumento efficace e gestito da un valido sistema di protezione civile globale. E questo discorso vale per tutte le calamità. Per questo motivo, il mio contributo ad avviare un dibattito finalizzato alla creazione di questo sistema e San Ginesio è la città più legittimata a proporre questo progetto. Il paese natale di Alberico Gentili considerato padre del diritto internazionale».
«Il campus sede di un corso universitario sulle calamità naturali e catastrofi – continua Bocci – potrà formare professionalità capaci di prevenire e gestire le emergenze dei disastri e le ricostruzioni ad esse conseguenti. Un innovativo corso di laurea che, potrà avvalersi anche del Centro Studi Gentiliani per promuovere l’iniziativa attraendo studenti e ricercatori da tutto il mondo e conferendo alla Scuola un respiro di carattere internazionale. Sicuramente Alberigo Gentili, se vivesse oggi, approverebbe con entusiasmo tale iniziativa e riscriverebbe il suo “De iure belli”. Oggi non ci sono più le guerre nel senso tradizionale del termine, ma esistono conflitti che provocano altrettanti morti e distruzioni di conseguenza occorre un diritto internazionale focalizzato sulla costituzione di un nuovo ordine mondiale rispettoso delle autonomie e delle identità nazionali, ma ancorato su una seria organizzazione globale garante della sicurezza civile e volta alla riduzione dei rischi che generano le catastrofi e alla loro ripresa economica e sociale».
Le condizioni ci sono, ma occorre una forte spinta politica e culturale affinché possa decollare. Una spinta che potrebbe avere la sua propulsione nelle risorse del Recovery. La Bocci & Partners srl, insieme agli Atenei che decideranno di continuare a collaborare, porterà avanti l’iniziativa finché troverà il giusto avvio sia per quanto riguarda il campus universitario, ma soprattutto per quanto riguarda l’insorgenza del dibattito A tale scopo è stato istituito un sito web intitolato “Active Sendai”. Vale a dire: “occorre dare seguito ed attuazione al manifesto di Sendai” ( https://www.activesendai.com/ ).
Ancora s'insiste con la proliferazione e la polverizzazione di pseudosedi universitarie?
L'importante che il tutto sia inquadrato in una visione ecosistemica, con spazi e locali adeguati, senza ulteriore consumo di territorio.
Un'altra cattedrale nel deserto...
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