Seri “punitore di se stesso”
«Ecco le mie poesie
più intime e mature »

MACERATA - Lo scrittore ed editore ha pubblicato "Heautontimorumenos", una raccolta di componimenti. «"Simbiosi" è quello a cui tengo di più ed è dedicata alla mia compagna»

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Alessandro Seri

di Elisabetta Brasca

Alessandro Seri, scrittore e fondatore della Seri Editore, è nato a Macerata e vanta un curriculum di molte pubblicazioni come poesie e saggi teatrali. Il suo ultimo testo, uscito qualche giorno fa, si intitola “Heautontimorumenos”, è una raccolta di poesie divise in sezioni. Il titolo è una citazione latina di Terenzio che a sua volta aveva reinterpretato dal greco antico il titolo di una commedia di Menandro. La parola significa “il punitore di se stesso”

Come nasce l’idea di questo libro?
«É una raccolta che nasce nel corso del tempo, il mio ultimo libro in versi è del 2006 e pur avendo lavorato ad altre pubblicazioni, è continuato il lavoro sulla poesia. Ad un certo punto, a distanza di anni l’accumularsi di testi e persone che mi spronavano, ho deciso di pubblicarlo».

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“Heautontimorumenos”

In qualche modo è stato influenzato dalla situazione pandemica sia nella stesura che nella pubblicazione?
«Certamente la pandemia ha influito sulla mia attività culturale, mi ha condizionato inevitabilmente però nella mia raccolta non ci sono tematiche che rimandano al covid».

Le poesie sono legate tra di loro?
«Le poesie sono suddivise in cinque sezioni. Nella prima chiamata “esiste il tempo” ci sono i testi più datati, scritti nel 2006 e si incentrano sul rapporto tra essere umano e tempo. La seconda è “Navidad” e sono legati alla simbologia non sempre positiva del Natale. La terza è “Parodio”, una sezione un po’ simbolica e ironica, in cui si fa una sorta di ricerca sul ruolo del poeta contemporaneo. La quarta è “Musiche” cioè poesie che cercano di dare un suono al testo. L’ultima è “L’albero” , dedicata all’albero genealogico della mia famiglia».

Come descriverebbe la raccolta di queste poesie con tre aggettivi?
«In primis matura, perché il mio primo libro è del 1998, quando avevo 27 anni anni e ad oggi ritrovo una grande maturazione sia nei testi che in me. Poi etica, perché sono titolare di una casa editrice ma non volevo pubblicare la raccolta all’interno delle collane della mia casa editrice. Questo perché ritengo che al giorno d’oggi la credibilità viene prima di tutto, quindi ho preferito essere giudicato da un’altra casa editrice e poi pubblicato. Infine affettuosa, perché ci sono riferimenti familiari e alla mia compagna».

Tra tutte le sue poesie, qual è quella a cui è più legato?

«Tra tutte “Simbiosi” è quella a cui tengo di più, si trova nella sezione “Parodio” ed è dedicata alla mia compagna. Il verso che la richiama è “ben oltre il sonno sta la tua bellezza”».



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