di Enrico Maria Scattolini
LA SENSAZIONE (-) è che si stiano celebrando i funerali dei campionati dilettantistici regionali.
ORMAI da considerarsi un De cuius.
CIRCONDATI DA UN BALLETTO DI RESPONSABILITA’ (-) fra Lega Nazionale Dilettanti, rinnovata Federazione Italiana Gioco Calcio e Coni.
LA FIGC, accogliendo l’istanza della Lnd, ha richiesto al massimo Ente sportivo italiano di considerare l’Eccellenza campionato d’interesse nazionale, e quindi con la possibilità di riprendere l’attività con un nuovo format nel contesto del rigido protocollo previsto per la serie D. Con l’aggiunta di un adeguato sostegno economico.
LA RISPOSTA DEL CONI è stata però sibillina (-).
DI FATTO non ha assunto responsabilità (-). Gentilmente restituite al mittente.
L’UNICA NOVITA’ è la proroga del mercato (ma quale?), la cui scadenza è stata spostata allo scadere di marzo.
NESSUN ACCENNO (-) ai tornei di livello regionale. Dalla Promozione in giù.
CHE SONO QUELLI che interessano la nostra provincia. In primis Maceratese e Civitanovese.
A QUESTO PUNTO il nodo sarà sciolto soltanto dal Dpcm (o Decreto Legge), in emanazione in questi giorni. Sostituirà l’analogo dell’ex governo Conte, in vigore fino al 5 marzo.
SE NE DOVESSE CONFERMARE I CONTENUTI, o addirittura appesantirli per l’aggravamento della pandemia (-), fino all’inizio del prossimo mese di aprile, assumerebbe il significato di stop definitivo alle speranze dei biancorossi e rossoblù, insieme naturalmente a quelle di tutte le altre contendenti, di ritornare in campo a primavera.
GIA’ STRINGENTI sono i tempi previsti dalle attuali regole; letali sarebbero le conseguenze di un loro irrigidimento.
TENUTO CONTO della necessità di almeno una ventina di giorni di allenamenti collegiali per mettere a punto la preparazione atletica (+), in modo da consentire ai giocatori di (ri)presentarsi ai nastri di partenza in decenti condizioni di efficienza fisica.
PER LA VERITA’ qualche squadra questi…approcci collettivi li ha sperimentati (+), badando però a tenere i calciatori a distanza di sicurezza ed imponendo l’uso individuale delle docce.
TIPO CIVITANOVESE, da quanto mi ha riferito il direttore sportivo Spadoni.
IL QUALE, per il resto, combatte l’ozio (-) dell’attesa con la lettura attenta dei comunicati di Lnd, Figc e Coni nella speranza di intravvedere uno spiraglio di luce in fondo al tunnel.
PER ALTRO lui è da sempre un attento studioso delle carte federali (+).
PIU’ PRAGMATICO NOCERA, l’allenatore della Maceratese.
«IO CREDO che ci sia poco da fare», borbotta.
ED AGGIUNGE SCONSOLATO: «Sono fortemente dispiaciuto perché in questi due ultimi anni ho lavorato poco. Nello scorso campionato sono arrivato alla Maceratese solo a stagione inoltrata; poi ci fu l’interruzione, proprio alla vigilia dei playoff che avevo preparato con particolare cura e molta fiducia nella promozione».
E CONCLUDE: «la situazione attuale la conosciamo tutti. Un solo incontro, per di più perduto a Castelfidardo (-)».
GLI CHIEDO COME LA STIA AFFRONTANDO PSICOLOGICAMENTE una persona attiva come lui.
«MI RIFUGIO nei miei hobbies. Ne ho diversi»
«UNO in particolare?»
«LA CAMPAGNA, dove vivo in una casa a Grottammare. La curo con i lavori tipici di questa stagione. Lo sto facendo con una passione che non immaginavo di avere».
DUNQUE NOCERA resta in mezzo ai campi. Con la differenza che, al momento, non sono quelli di calcio.
NOVELLO Cincinnato!
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E’ molto che a Settembre si faccia questa stramaledetta fusione con il Matelica x il bene del calcio del capoluogo di provincia.
La verità, anche se fa male, è che società come Maceratese e Civitanovese per le città che rappresentano e per blasone sportivo, non dovrebbero essere invischiate in questo tipo di campionati…..