Taglio del nastro col governatore Acquaroli
«Un investimento significativo e all’avanguardia, in un presente così particolare e difficile, è sicuramente un bel segnale per il futuro». Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha salutato l’arrivo di un nuovo treno Swing da oggi in circolazione tra Ancona, Macerata e Fabriano. Diventano così 24 i nuovi treni regionali – 11 Jazz, 4 Pop e 9 Swing – già in circolazione sui binari delle Marche. «Un programma di rinnovo della flotta che sta dando i suoi frutti anche sulle performance: le Marche, con 95 treni su 100 che arrivano in orario, sono una delle regioni più “puntuali” d’Italia», si legge in una nota.
Il convoglio è stato presentato al presidente Acquaroli da Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia (Gruppo FS Italiane). Presenti alla breve cerimonia, svolta alle Officine Trenitalia di Ancona, anche Guido Castelli e Francesco Baldelli, rispettivamente assessori ai Trasporti e alle Infrastrutture della Regione Marche e, per Trenitalia, Sabrina De Filippis, direttore divisione passeggeri regionale e Fausto Del Rosso, direttore regionale Marche. «In corso un piano di ammodernamento che si completerà entro il 2025 con l’arrivo di altri 20 nuovi treni – 11 Rock, 8 a Media Capacità, 1 Locomotore diesel – così come previsto dal Contratto di Servizio sottoscritto da Regione Marche e Trenitalia, che prevede investimenti per 300milioni di euro, di cui 206 milioni destinati al rinnovo dei treni regionali», precisa l’Ente. «Abbiamo infatti la piena consapevolezza che la sfida che stiamo affrontando si vince facendo sinergia nei settori più importanti, come la mobilità appunto e dimostrando la capacità di organizzare un territorio in vista di un ritorno alla normalità che speriamo avvenga il prima possibile – dice il governatore Acquaroli -. La politica che stiamo cercando di innescare è quella della valorizzazione delle aree interne e dei borghi, della destagionalizzazione del turismo, della riscoperta della nostra enogastronomia e del nostro artigianato, dell’opportunità di vendere e far vivere un territorio come esperienza profonda. In questo contesto la mobilità interna e nei confronti delle regioni limitrofe, delle grandi città e degli stati esteri è una questione prioritaria. Abbiamo un isolamento atavico che penalizza le nostre imprese, condizionato da una dorsale meno forte rispetto a quella tirrenica. Dobbiamo colmare questo gap quanto prima, con l’auspicio di affrontare tanta strada insieme a Trenitalia, a partire da questa stagione turistica che speriamo ci veda protagonisti».
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