Chiusura della scuola Coloramondo,
il Pd attacca l’amministrazione:
«Problema conosciuto da anni»

POTENZA PICENA - I dem puntano il dito contro la giunta Tartabini, dopo l'inagibilità della scuola dell'infanzia: «Nel maldestro tentativo di proteggere se stessa, cerca di far passare per un problema di recente ed imprevedibile insorgenza quella che sembra essere a tutti gli effetti una pluriennale negligenza, messa in atto sulla pelle di centinaia di bambini e famiglie»

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Enrico Garofolo (Pd)

«È irrimediabilmente grave che l’amministrazione, nel maldestro tentativo di proteggere se stessa, cerchi di far passare per un problema di recente ed imprevedibile insorgenza quella che sembra essere a tutti gli effetti una pluriennale negligenza, messa in atto sulla pelle di centinaia di bambini e famiglie», Sono le parole del Pd di Potenza Picena che punta il dito contro l’amministrazione guidata dalla sindaca Noemi Tartabini, dopo la chiusura per inagibilità, a causa di alcuni problemi al solaio, della scuola d’infanzia Coloramondo. «L’amministrazione – attaccano i dem – parla di “situazione di emergenza”, a voler suggerire che un evento recente e traumatico abbia improvvisamente compromesso una situazione altrimenti sotto controllo. Ma le cose stanno davvero così? Se l’unica novità recente sono state le indagini strumentali e le prove di laboratorio come può la struttura essere diventata inagibile all’improvviso in assenza di eventi avversi? Non sarà che solo ora, con gravissimo e colpevole ritardo, si è certificato uno stato di grave dissesto esistente da anni?». E così il Pd ripercorre la vicenda della scuola.  «A seguito del sisma del 2016 – sottolineano i dem – sono state effettuate verifiche sull’agibilità di tutti i plessi scolastici. Nello specifico, per la scuola materna Coloramondo sono stati effettuati un sopralluogo Aedes a settembre 2016 e una valutazione da parte di tecnici incaricati a novembre 2016. Il sopralluogo evidenziò danni leggeri alle strutture verticali ed ai solai che facevano ritenere l’edificio “agibile” pur tuttavia evidenziando “a scopo precauzionale, la necessità di manutenzione straordinaria di pilastri e travi perimetrali del piano interrato”. La valutazione tecnica invece evidenziò la “leggera deflessione del solaio di calpestio zona d’ingresso”, per cui si consigliava “una puntellazione temporanea in attesa di più approfonditi esami”, e inoltre “al piano interrato, il degrado di alcune parti di pilastri dovuto alla cattiva o mancata impermeabilizzazione delle pareti contro-terra”. Dunque già nel 2016 erano evidenti i danni e le problematiche strutturali, da cui la necessità di interventi provvisori di messa in sicurezza (la puntellazione) e l’urgenza di predisporre un progetto complessivo di manutenzione straordinaria (rinforzo di travi e pilastri). Ciò avrebbe dovuto spingere l’Amministrazione a procedere con la massima solerzia ma i fatti ci dicono ben altro. La determina per l’incarico di progettazione fu predisposta solo a fine 2018, oltre due anni dopo. Ma “non risulta, agli atti dell’ente che la prestazione affidata sia stata mai eseguita”. In altre parole l’incarico non andò a buon fine e l’iter si arenò ancora una volta».

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La scuola Coloramondo

Così si arriva all’anno scorso. «Passa un altro anno e mezzo con la scuola sempre puntellata in via provvisoria – continua il Pd – e nel Piano triennale delle opere pubbliche, approvato in Consiglio comunale il 5 agosto 2020 vengono stanziati 180mila euro per la manutenzione straordinaria della scuola materna di Porto Potenza Picena. Durante quel consiglio, l’Assessore Isidori annunciava che “una volta conclusosi l’iter di progettazione esecutiva si procederà con l’appalto dei lavori entro fine anno”. Il Sindaco Tartabini, in un impeto di ottimismo, precisava che “nel periodo natalizio, approfittando delle vacanze, ci sarà questo intervento pari a 150mila euro per la messa in sicurezza della scuola dell’infanzia Coloramondo di Porto Potenza, perché c’è il solaio puntellato, come ben sappiamo ed è ora di intervenire”. Durante il consiglio comunale del 30 novembre scorso il capogruppo Enrico Garofolo ha sollecitato per ben due volte aggiornamenti sullo stato dell’intervento, vista l’importanza dello stesso e dato che era stato annunciato come un intervento urgente. L’assessore Isidori rispose che erano in corso degli “approfondimenti, i tecnici incaricati stanno valutando la situazione, la struttura e stiamo procedendo anche lì”. Effettivamente il 27 novembre era stato effettuato un sopralluogo alla presenza del personale della Protezione civile regionale, a seguito del quale è stato ritenuto necessario un approfondimento sullo stato delle strutture al fine dell’individuazione delle possibili soluzioni di intervento. Ma allora come si può affermare che i lavori saranno effettuati entro l’anno se l’11 dicembre viene affidato l’incarico per l’approfondimento preliminare e manca completamente il progetto esecutivo? E’ evidente – dicono ancora dal Pd – che l’approfondimento ha avuto un esito molto negativo e diverso da quanto aspettato». Da qui la domanda di fondo: «Le prove che hanno determinato l’inagibilità della scuola sono state svolte anche in precedenza, e quindi la chiusura è dovuta ad un aggravamento dimostrabile con i numeri, o l’amministrazione ha incredibilmente lasciato per oltre 4 anni gli alunni ed il personale in un ambiente che ora è acclarato essere inagibile ma che nei fatti poteva esserlo già dal 2016? – si chiede il Pd – Infine come si può ritardare anche nell’effettuare i lavori di manutenzione straordinaria, che erano necessari da anni e ben noti per ammissione dello stesso sindaco? È irrimediabilmente grave che l’amministrazione, nel maldestro tentativo di proteggere se stessa, cerchi di far passare per un problema di recente ed imprevedibile insorgenza quella che sembra essere a tutti gli effetti una pluriennale negligenza, messa in atto sulla pelle di centinaia di bambini e famiglie. Sembra quasi si voglia tamponare con la solita strategia del silenziatore una mancanza inaudita di attenzione. E pensare che proprio sulla sicurezza degli edifici scolastici la destra potentina ha impostato la campagna elettorale e le promesse di mandato già a partire dal 2014. Quanto emerso nelle ultime ore è purtroppo l’ennesima conferma della totale assenza di presa di responsabilità da parte della Giunta Tartabini – conclude il Pd –  una giunta immobile che lascia il comune al logorio inevitabile del tempo e tenta di nascondere quella che oramai è una montagna di polvere sotto un ignobile tappeto di menzogne e formalismi».

 

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