Truffa alla figlia della compagna:
«Ha intascato 147mila euro»
A giudizio un commerciante

TOLENTINO - Sotto accusa Corrado Ramundo, avrebbe convinto la ragazza ad aprire due conti cointestati in cui versare l'eredità che le era stata lasciata dalla madre. In seguito l'uomo avrebbe iniziato a fare prelievi di denaro. Oggi era imputato davanti al gup del tribunale di Macerata. La difesa respinge le accuse

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Commerciante finisce sotto accusa per truffa, avrebbe sottratto soldi dell’eredità della compagna che erano destinati alla figlia della donna, all’epoca dei fatti diciottenne. Oggi l’uomo, Corrado Raimundo, 60 anni, di Tolentino, titolare del Lube store di Caldarola, è stato rinviato a giudizio dal gup Domenico Potetti del tribunale di Macerata. I fatti sono avvenuti tra il 2018 e il 2019. La compagna dell’uomo era morta nel 2017. Aveva lasciato una eredità piuttosto cospicua: 365mila euro. L’uomo, dice l’accusa, avrebbe prospettato alla ragazza la necessità di aprire un conto corrente cointestato per rendere più agevole la gestione della casa e delle esigenze familiari. Al compimento del 18esimo anno di età della giovane era stato aperto un conto corrente cointestato ed erano stati versati 365mila uro. In seguito 250mila euro erano stati spostati su un altro conto cointestato, in una banca di San Marino. Successivamente però, dice l’accusa, l’uomo avrebbe fatto una serie di prelievi dai conti, sottraendo circa il 50% delle somme: circa 172mila euro, a fronte, dice l’accusa, di 25mila euro che gli spettavano In questo modo, continua l’accusa avrebbe ottenuto un ingiusto profitto di 147mila euro. La ragazza si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Luciano Mancinelli, oggi sostituito dal legale Massimiliano Cingolani. L’imputato è difeso dagli avvocati Paolo Sfrappini e Ilaria Gamberini. La difesa ha sostenuto oggi in udienza che non ci sia stata alcuna truffa e che i soldi che ha prelevato sono quelli che negli anni aveva speso per contribuire al mantenimento della casa. La difesa sostiene anche che sul conto corrente di San Marino c’erano pure soldi suoi e titoli. Il processo, per fare chiarezza sulla vicenda, si aprirà al tribunale di Macerata il 17 marzo del 2022.

(Gian. Gin.)



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