Caccia impronte digitali e materiale biologico sull’ordigno rudimentale che ieri mattina qualcuno ha lasciato nel piazzale di fronte ad una azienda di Recanati, la ditta Soema, in località Squartabue.
Il titolare ha detto agli inquirenti di non avere mai ricevuto minacce e dunque escluderebbe che l’ordigno fosse rivolto alla sua attività. Le indagini comunque sono in corso da parte dei carabinieri e coordinate dal sostituto Enrico Riccioni. Ieri l’ordigno, composto da tre bottiglie di plastica contenenti liquido infiammabile e legate con delle scotch e collegate con un innesco, è stato fatto brillare. Ma gli artificieri sono riusciti comunque a preservare la gran parte dell’ordigno, in modo tale che ora possano essere svolti accertamenti. Il magistrato delegherà ad un esperto gli accertamenti di carattere biologico e per eventuali impronte e per capire se quanto trovato era idoneo per la deflagrazione e che tipo di danni avrebbe prodotto. Secondo gli inquirenti l’ordigno era rudimentale ma efficiente. C’è da capire perché qualcuno si sia premurano di assemblarlo e se lo scopo fosse una bravata o una intimidazione nei confronti di qualcuno. L’ordigno è stato trovato ieri mattina e sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Civitanova, i vigili del fuoco e gli artificieri.
(Gian. Gin.)
Artificieri in azione a Recanati, ordigno fatto esplodere (foto-video)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati