Si conoscono su un sito d’incontri,
stalking a docente universitario

IN AULA - Una donna per continuare il rapporto con il professore, che insegna in un ateneo della provincia, avrebbe iniziato a mandargli messaggi minacciando anche di diffondere delle sue foto. Oggi l'imputata, una badante, è stata rinviata a giudizio

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UOMO-CHAT

 

Docente universitario vittima di stalking dopo aver conosciuto una donna su di un sito d’incontri: lei avrebbe minacciato di diffondere delle foto di lui per metterlo in difficoltà con l’ateneo e i conoscenti. Questo quanto viene contestato ad una badante che vive a Bologna, ultracinquantenne, che al tribunale di Macerata deve rispondere di stalking. Vittima un professore che insegna in un ateneo della provincia. Tutto era iniziato dopo che si erano conosciuti in un sito di incontri chiamato “Topface”. Poi avevano continuano la frequentazione virtuale principalmente attraverso le videochat di Skype. Nel corso dei colloqui video la donna era entrata in possesso di foto, secondo la difesa perché gliele aveva mandate lui, secondo la parte civile carpite dalla donna. Foto in cui l’uomo sarebbe comparso anche in mutande. In seguito il docente aveva deciso di interrompere la relazione e a quel punto sarebbero cominciati i presunti episodi di stalking da parte della donna.

Secondo l’accusa tra il giugno 2018 e il gennaio 2019 la donna avrebbe inviato oltre 300 messaggi all’uomo «pretendeva che continuassero il rapporto. Per questo gli aveva anche detto di voler inviare le foto – e alcune le aveva spedite – a persone che conosceva il mio assistito. Voleva mettere in difficoltà il mio assistito» dice l’avvocato Damiano De Minicis, che assiste il prof, che si è costituito parte civile. Il docente aveva deciso di denunciare la donna. Secondo la difesa (l’imputata è assistita dall’avvocato Luca Monti) l’intenzione della donna era di far conoscere all’ateneo i comportamenti del docente. Oggi l’imputata è stata rinviata a giudizio dal Gup Claudio Bonifazi del tribunale di Macerata. Al processo (che si aprirà il 18 ottobre) dovrà essere fatta luce sulla vicenda e sul rapporto che c’era tra l’imputata e il docente. Per la difesa i fatti si sarebbero svolti in modo diverso e sarebbe stato lui a inviare alla donna delle foto, scattate durante le loro videochat. I fatti sono avvenuti tra il giugno 2018 e il gennaio 2019.

(Gian. Gin.)



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