Deborah Pantana, consigliere provinciale e comunale maceratese, si candida per le elezioni del 20 e 21 settembre al consiglio delle Marche con la lista “Civici con Francesco Acquaroli” all’interno della colazione di centrodestra. Un impegno fuori dai partiti tradizionali che passa dall’esperienza amministrativa locale all’obiettivo più ampio regionale. Perché questa scelta?
«La scelta di una lista civica è naturale e coerente con quella fatta due anni fa nel capoluogo, i partiti tradizionali faticano a rappresentare le istanze del territorio. Solo una lista civica oggi può dare quella risposta concreta ai bisogni delle persone perché riusciamo ad essere vicino e in mezzo alla gente, ciò che è difficile fare all’interno di un partito che fa riferimento sempre più ai leader nazionali. Noi siamo quelli che si tirano su le maniche e vanno a lavorare».
Resta una particolare attenzione per il capoluogo?
«E’ un punto di riferimento da integrare con l’intero territorio, ma la città è dimenticata. L’ultimo degli esempi è il bando per l’area di crisi fermano-maceratese che comprende la città di Fermo ma non Macerata. Significa restare fuori da importanti opportunità e non si può dire che sia una scelta di parte politica visto che sono tutte zone amministrate dalla sinistra. Dobbiamo confrontarci sulle fragilità, è un lavoro duro, l’ambizione è mettere insieme la montagna e il mare per armonizzare un intero territorio. Oggi la fragilità sta in montagna e anche Civitanova può essere importante per aiutare l’entroterra a risollevarsi. Macerata dovrà riprendere il ruolo strategico di capoluogo».
Deborah Pantana fa parte delle delegazione italiana nel congresso dei Poteri locali e regionali presso il Consiglio d’Europa
Quali sono le priorità per la regione?
«Prima di tutto aiutare le famiglie che sono in difficoltà perché manca il lavoro e il futuro per i nostri figli, Al primo posto metto la famiglia, al secondo l’impresa perché ci sia sviluppo eco sostenibile. Dovremo essere bravi a realizzare una zona franca nell’entroterra per far inserire nuove aziende e realizzare infrastrutture a sostegno di questo sviluppo. Un progetto ampio che deve partire subito ma guardare ai prossimi anni».
La sfida personale?
«La mia sfida è proseguire l’attività degli ultimi anni, rappresentare un territorio che deve essere salvaguardato, abbiamo posti stupendi da fare invidia, e che stanno tornando in auge, il mio obiettivo è valorizzare queste bellezze».
(Messaggio elettorale a pagamento)
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