Agriturismi delle Marche sold out in luglio e agosto, e «anche l’autunno promette bene andando a sbirciare nei registri delle prenotazioni». A dirlo Coldiretti Marche, attraverso l’analisi con la rete di Terranostra, l’associazione di agriturismi di qualità della Fondazione Campagna Amica. Secondo Coldiretti è stata «ottima, con pochi stranieri ma tanti turisti italiani, che tuttavia non basterà per recuperare le perdite causate dal lockdown che in primavera ha fatto saltare i ponti di Pasqua, 25 aprile, primo maggio e tutte le cerimonie come battesimi, comunioni, cresime e matrimoni». Come Coldiretti, dice la presidente regionale Maria Letizia Gardoni «ci siamo spesi per far rientrare le attività agrituristiche all’interno delle misure a sostegno decise da Governo e Regione Marche al fine di garantire un ristoro economico per le forti perdite subite con le chiusure in tempo di quarantena. Inoltre, la nostra organizzazione ha divulgato le tante potenzialità che gli agriturismi esprimono, oltre alla ricezione turistica e la ristorazione, che coinvolgono i servizi educativi e sociali nella loro totalità e istituendo, così, l’azienda agrituristica come il luogo in cui accedere ad un sistema di welfare in totale sicurezza». Da nord a sud della regione si contano un migliaio di aziende agricole autorizzate all’accoglienza e alla ristorazione con 12mila posti letto e 500 piazzole di sosta per camper. Una struttura su cinque è in area montana. Coldiretti continua dicendo che «i turisti si sono tornati ad affacciare anche in strutture che hanno ripreso a lavorare ora causa sisma e successiva ristrutturazione. Tra gli stranieri si fanno vedere olandesi, francesi, belgi, svizzeri».
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