di Giulia Mencarelli (Foto Fabio Falcioni)
La Controra, settimana di arte, cultura e spettacolo che si snoda nel centro storico, arriva a metà settimana con un riscontro di sold out continuo. Ingressi liberi con prenotazione obbligatoria anche per la serata di ieri, giovedì, in piazza Vittorio Veneto per lo spettacolo teatrale Pitecus di Flavia Mastrella e (con) Antonio Rezza.
«La considerazione che ho di voi? Colpirne trecento per educarne uno». Questo il livello umoristico che ha invaso per tutta la serata di ieri, piazza Vittorio Veneto. Un umorismo mai scontato e sempre naturale quello del performer e regista Antonio Rezza. Coinvolgimenti e battute d’effetto hanno mantenuto la concentrazione del pubblico nel seguire le sue diverse personificazioni. A partire da Gidio chiuso in casa a Fiorenzo e le sue continue sofferenze fisiche. Il professor Stella, poi, videodittatore dipendente. A questi si aggiungono un padre logorroico che non si capacita dell’omosessualità del figlio, e Saverio, disinvolto e cosciente del suo fascino. E ancora Mirella, che prega per essere assunta alle poste e Roscio, che frequenta una nuova compagnia di amici che lo deridono continuamente. Questi sono solo alcuni dei personaggi che prendono vita in Pitecus, attraverso un dialetto comico ed incisivo. A sfondo di ciò, tende appese colorate in cui l’artista veste nuove storie facendo capolino dalle fessure ritagliate.
Non solo la strabiliante comicità dell’autore ma anche un andirivieni di colpi di scena e sketch mai conclusi, che lo portano costantemente a sottolineare come «…lo spettacolo non finisce quando pensate voi, altrimenti sarebbe la fine di un’utopia». Provoca e gioca con il pubblico deridendolo e facendolo ridere di se stesso. Un Rezza che conclude Pitecus ma non i suoi appuntamenti, ricordando al pubblico la presentazione del suo primo esperimento musicale, questo pomeriggio nella Gran Sala Cesanelli dello Sferisterio “Groppo e Galoppo: il Pianto del Centauro”.
Una vigilia delle finali di Musicultura che ha trovato forte adesione anche negli appuntamenti pomeridiani con il poeta ramingo, Bruno Tognolini e l’intervista di John Vignola (Rai Radio 1) alla cantante Tosca che ha dichiarato «Musicultura è una riserva speciale di musica fatta da giovani artisti, un polmone incontaminato, una bandiera del cantautorato». Per la giornata di oggi, un ricco programma nell’attesa della prima serata delle finali, rivedrà Bruno Tognolini, in un Atto secondo: rime canterine per musiche e per storie, alle 18, al Cortile di Palazzo Conventati, coincidente con l’incontro di Antonio Rezza alla Gran Sala Cesanelli. Alle 18.30, nel Cortile del Palazzo Comunale, il vincitore dell’Eurovision Song Contest 2017, Salvador Sobral e infine alle 19, l’orchestra dei Bandakadabra a passi di swing, balkan, rocksteady e cabaret passeggerà per le vie del centro storico. Il programma completo della Controra 2020 è disponibile su www.musicultura.it , per informazioni 071.7574320.
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