Porto Recanati ricorda Mia Martini
e canta “Almeno tu nell’universo” (Foto)

SERATA speciale all'Arena Beniamino Gigli in occasione della consegna a Leda Bertè della cittadinanza onoraria in memoria di "Mimì", che ha trascorso la sua infanzia in città. A 25 anni dalla scomparsa, un evento che ha coinvolto e trascinato il pubblico nel ricordo di una voce immortale

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La consegna a Leda Bertè della cittadinanza onoraria in memoria di Mia Martini

 

di Giulia Ciarlantini

Le mani dei portorecanatesi fanno solletico alle stelle della notte, ondeggiando sulle note di “Almeno tu nell’universo”, cantata in coro dal pubblico dell’Arena Beniamino Gigli in occasione della serata conclusiva delle tre in omaggio a Mia Martini. Venticinque anni dalla sua scomparsa: ad onorarla ed intrattenere la platea i ragazzi della “Mimi’ Sara’ band”, nata nel 2012 a Casa Mia Martini di Milano, grazie a Vincenzo Adriani, presidente dell’Associazione Minuetto Casa Mia Martini, nonché presentatore dell’evento, e i direttori artistici Giancarlo del Duca e Lorenzo Moglioni.

mia-martini-porto-recanati-10-325x244«Leopardi e Mia Martini sono due artisti che hanno amato la vita, anche se la vita non ha amato loro» commenta il musicista ventenne Giuseppe Garavana, prima di esibirsi ne “La musica che gira intorno” ed il suo inedito “Sognando l’arcobaleno”,  sottolineando il rapporto di Mimì con la provincia maceratese. E’ qui a Porto Recanati, infatti, che la cantante, ancora conosciuta solo come Domenica, o Mimì, la figlia dell’insegnante Giuseppe Radames Bertè, ha trascorso la sua infanzia. «A Porto Recanati abbiamo passato il periodo più bello della nostra fanciullezza, elementari e medie» dichiara Leda Berté, primogenita della famiglia e ospite d’onore della serata. «Se dovessi descrivere Porto Recanati con un aggettivo sarebbe mitica, è mitica così com’è, e guai a chi la tocca». Consegnata proprio a lei la cittadinanza onoraria alla memoria di Mia Martini dal sindaco Mozzicafreddo.

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Il pubblico durante una delle esibizioni

«Quando entri a Porto Recanati sembra di entrare in un posto fatato: il castello, il mare, tutto molto magico»: così Valentina Barchi, cantante dell’associazione, descrive l’accoglienza nella cittadina balneare. Le danze si aprono con un tuffo nel 1973, data di uscita di “Minuetto”, interpretata dal giovanissimo cantante Andrea Castrignano, che presenta subito dopo il proprio inedito Luna. L’associazione minuetto “Casa Mia Martini” è «la famiglia discendente che Mimì ha sempre e non è riuscita purtroppo ad avere», citando le parole di Adriani. Della band, composta di base da 5 elementi: tastiere e pianoforte, batteria, chitarra elettrica, acustica e basso, fanno parte musicisti selezionati nelle più’ importanti accademie musicali di Milano.

mia-martini-porto-recanati-15-325x244Ad esibirsi sul palco dell’Arena, oltre ad Andrea, altri talenti in erba, tra cui le voci di Raffaele Moretti, Valentina Borchi e Giuseppe Garavana, Manuel Boschetti al basso e Andrea Tedaldi alla batteria. Ripercorsi tra una nota e l’altra le tappe principali della vita della Martini, che da oggi i portorecanatesi possono vantare propria “compaesana”. Il ricordo di Mimì vive nei cuori di chi l’ha conosciuta, di chi ha sentito la sua musica, e di chi ne ha sentito parlare dai propri genitori e nonni. Cosa rende le sue parole immortali e fuori dal tempo? «Tenere vivo il ricordo di Mia è come tenere accesa una candela: non smette mai di bruciare, di diventare sempre più grande fino a diventare un fuoco perché lei è un qualcosa che si insinua lentamente e poi cresce, e che all’improvviso ti ritrovi nel cuore», afferma emozionata Valentina Borchi, cantante e autrice toscana, nonché vincitrice del premio Mimì Sarà dello scorso anno.

mia-martini-porto-recanati-3-325x244Una lingua che non ha confini quella del cuore, un messaggio che non ha scadenze quello di Mimì Bertè, che «mi ha lasciato molto più di Loredana Berté, con cui ho trascorso più tempo, ben dodici anni» confessa al pubblico il presidente dell’associazione, sottolineando che il tempo si misura in qualità, non in quantità. Quello stesso tempo che le ha reso giustizia e che venticinque anni dopo la rende più viva che mai in quell’elegante e immacolato abito bicromatico indossato nella 42° edizione di Sanremo, esposto sul palco. «Con questa serata si apre una collaborazione con l’Associazione Casa Mia Martini e progetto che si ripeterà da quest’anno ogni stagione estiva. La sensibilità della città di Porto Recanati verso questo omaggio a Mia Martini è spiccata notevolmente. Ci si aspettava che avvenisse ormai da anni e il 25esimo dalla sua scomparsa è stata la ciliegina sulla torta», conclude l’assessore Angelica Sabbatini. L’Arena da una capienza di 2000 posti è arrivata a 750 circa per il rispetto delle norme anti-Covid. Tutti i protocolli sono stati rigorosamente rispettati e così continuerà fino alla chiusura prevista intorno alla metà di settembre. «La stagione è andata nonostante tutti gli ostacoli meglio del previsto e siamo molto soddisfatti del lavoro fatto» esclama sorridente il sindaco Mozzicafreddo.

 

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