Nodi della ricostruzione,
Confartigianato incontra Spuri

SISMA - L'associazione di categoria al tavolo con il direttore dell'Usr regionale. Solo l'1% dei progetti per danni pesanti è stato completato. Chiesti chiarimenti sulle quote per i subappalti. Presentato anche il contratto di rete per le piccole e micro imprese

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L’incontro con Cesare Spuri

 

Dal problema delle quote per i subappalti alle poche domande per ricostruire. Questi alcuni dei temi che Confartigianato ha affrontato al tavolo con Cesare Spuri, direttore dell’Ufficio ricostruzione regionale. L’incontro c’è stato in questi giorni. Presenti oltre a Spuri anche i dirigenti dell’Usr Andrea Crocioni e Carlo Mundo, per Confartigianato Pacifico Berré (responsabile del Servizio sviluppo e categorie) e i rappresentanti dell’ordine degli Ingegneri, Architetti e del Collegio dei Geometri di Macerata. Il punto sulla ricostruzione ha dei numeri preoccupanti: solo l’1% dei danni pesanti ha uno stato di avanzamento lavori (Sal) finale, mentre circa 4.800 pratiche giacciono ancora presso l’Ufficio Speciale per essere valutate. «Burocrazia e poco personale, sono i limiti – ha affermato Spuri -. Ora con l’ultimo concorso l’Usr sarà notevolmente rinforzato, ma occorre formare i tanti nuovi assunti, quindi non si prevede una velocizzazione immediata». Confartigianato aggiunge che «ai soliti problemi ormai noti alle imprese, come i ritardi nei pagamenti e lunghe attese per avere il decreto di approvazione, si aggiungono quelli relativi alla quota del subappalto, che il Codice dei Contratti pubblici indica al 30%, successivamente modificato dal Dl “sblocca cantieri” al 40%, ma non sempre tenuto in considerazione dall’Usr». Incontro-Spuri-luglio2020-2-325x244Spuri è stato categorico in merito alla normativa per la ricostruzione, affermando che a valere sono le ordinanze del Commissario, il Dl 189/2016 e successive modificazioni e non necessariamente si deve tener conto del Codice dei contratti pubblici. In merito alla questione delle opere specialistiche dentro o fuori alla quota del 30%, la manodopera deve essere sempre di valore superiore all’impiego di fornitura di materiali, altrimenti non si può considerare un’opera specialistica da escludere nella quota del 30% prevista per il subappalto. Inoltre la prestazione di manodopera deve essere sempre accompagnata dall’acquisto e fornitura di materiali.

Alla presenza del legale di Confartigianato Enea Olimpi, è stato presentato il “contratto di rete” per le piccole e micro imprese, una forma «apprezzata dai rappresentanti dell’Usr, salvo il rispetto di tutti i parametri sulla sicurezza, sull’indicazione del capofila e sui compiti assegnati ai “retisti”», dice Confartigianato.

Incontro-Spuri-luglio2020-325x244L’associazione di categoria prosegue: «L’ordinanza commissariale n.100 finalizzata a velocizzare la ricostruzione, ha trasferito alcune responsabilità ai professionisti, suscitando diverse perplessità. Eventuali accolli in fase di controllo, come suggerito da Berrè, potrebbero essere compresi dalla nuova misura superbonus del 110%. Le imprese hanno anche sollecitato la revisione del prezziario per la ricostruzione, ipotizzando di poter adottare direttamente quello della Regione Marche. L’auspicio è che, viste le 560 assunzioni nei Comuni interessati dal sisma, possano essere messe in campo procedure più snelle e veloci, come annunciato anche da Spuri, al quale va il plauso di tutta l’associazione per l’impegno e la consueta disponibilità».

 



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