Vanda Pagani, partigiana sotto le bombe
A 97 anni la sua vita è un docu-film

CIVITANOVA - Si intitola "Una piccola storia", a realizzarlo Andrea Mandozzi su richiesta dell'associazione "27 dicembre". La protagonista combatté nella Resistenza da adolescente e ora vive nel borgo marinaro. Anteprima giovedì alle 21

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Vanda Pagani in un frame del video

 

di Laura Boccanera

Si intitola “Una piccola storia”, ma in realtà la storia di Vanda Pagani è una grande storia, perché non è solo la sua, ma un po’ quella di tutti noi. A Civitanova Vanda, a suo modo, è famosa. Ha 97 anni, vive nel borgo marinaro dove è arrivata in tarda età dopo la giovinezza a Milano e i successivi anni in Umbria.

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Da sinistra Andrea Mandozzi regista, Mirella Franco presidente associazione 27 dicembre e Ubaldo Sagripanti sceneggiatore

Ma qui si è fatta conoscere e apprezzare per la sua capacità di raccontarsi e per la sua lucidità di pensiero e di racconto. Giovedì alle 21 esce in anteprima assoluta il docu film sulla sua vita. A realizzarlo Andrea Mandozzi su richiesta dell’associazione “27 dicembre” presieduta dal consigliere comunale Mirella Franco. «Lo scopo dell’associazione è quello di promuovere i principi alla base della Costituzione partendo dalla realtà locale – spiega la Franco – questo è il primo lavoro ed è stato prodotto da Andrea Mandozzi alla regia. Abbiamo voluto raccontare la storia di questa nostra concittadina, una “giovane donna di 97 anni” tanto è lucida e dettagliata Vanda quando racconta. Credevamo infatti importante riconoscerle il diritto di lasciare la sua storia dopo di sé». Il progetto ha avuto il patrocinio della Regione e del Comune e anche quello dell’Anpi. Vanda infatti è stata una partigiana. Aveva appena 16 anni. Non ha fatto parte di formazioni o gruppi riconosciuti, ma seguendo la sua scelta e il suo sentire ha agito in maniera spontanea contro le atrocità del fascismo. Come quando ha nascosto le pistole in borsa ed è scappata fra le sirene dei bombardamenti nella sua Milano. « Le riprese sono iniziate a febbraio 2019 – racconta il regista – inizialmente avevamo pensato di realizzare un documentario, ma una volta aver rivisto il girato siamo rimasti molto colpiti e toccati dalla facilità con cui Vanda narrava episodi del suo passato inserendoli nella storia d’Italia e abbiamo ritenuto che la forma del documentario fosse troppo asettico per restituire l’emozione che aveva trasmesso anche a noi l’intervista e così ho coinvolto Ubaldo Sagripanti per costruire attorno alla testimonianza di Vanda un racconto. Ne è nato un vero e proprio docu-film».

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Mirella Franco

Il mediometraggio dura circa un’ora e unisce il racconto reale di Vanda ad un telaio narrativo costruito attorno alla figura di Giulia, una giornalista inviata ad intervistare la partigiana e interpretata nel film dall’attrice civitanovese Monica Belardinelli. «Quando ho ascoltato le registrazioni con le parole di Vanda – commenta Ubaldo Sagripanti – sono rimasto molto colpito dalla travolgente freschezza delle sue parole e come un artigiano ho cercato di incastonare quelle parole. Ho creato un personaggio che potesse fare da controcanto a Vanda. Una donna di oggi che fa la giornalista ma che alla fine del viaggio di lavoro sarà cambiata dall’esperienza e scoprirà una parte di sé». Il film è stato girato a Civitanova e la colonna sonora originale è di Frank Micucci con la collaborazione dei Leda che hanno consentito all’utilizzo del brano “Il sentiero”. Tutto il film è sottotitolato e accessibile ai non udenti. Dopo l’anteprima (limitata e riservata a causa delle norme Covid) l’associazione sta lavorando per la diffusione del video lungo canali istituzionali e proiezioni con calendario da definire.

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