Civitanova celebra l’anniversario della Liberazione (29 giugno 1944). Il Comune ha organizzato la cerimonia, che si è svolta questa mattina, con la sezione locale dell’Anpi, Provincia di Macerata e Protezione civile. Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha accolto i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni a Santa Maria Apparente, sulle sponde del fiume Chienti, dove la storia ha preso voce dalla narrazione diretta di Costanzo Giannini, testimone degli eventi. Una nuova targa è stata scoperta poi sul ponte della Madonna degli Angeli a Civitanova Alta, a perenne memoria del passaggio dei mezzi corazzati delle truppe alleate Lancieri dei Carpazi.
«Un periodo drammatico per l’Italia e per Civitanova – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica – asserragliata dalla truppe tedesche. Lutti, fame, bombardamenti misero in ginocchio la città, causarono perdite di civili e costrinsero la popolazione a rifugiarsi, sfollata, nelle zone limitrofe, come ci ricorda la canzone che parla degli sfollati nel nostro dialetto. Ma la storia della nostra città trovò uno spiraglio il 21 giugno del 1944 con l’arrivo sulle sponde del fiume Chienti dell’Armata polacca. La Terza divisione Carpatica, colonna d’assalto del Secondo corpo d’armata polacco dopo aver liberato l’Abruzzo, si affacciò sul nostro territorio scontrandosi con la 278esima divisione tedesca nel tentativo di farla arretrare verso Nord. Al comando dell’Armata viene posto il Generale Anders, proprio sul fiume Chienti. Il ricordo dell’Armata polacca è un tributo dovuto. Da quel disastro di forze contrapposte, Civitanova ritrovò la forza per risollevarsi e diventare la città che è oggi». In questo frangente, a rappresentare la Provincia di Macerata è intervenuta la consigliera provinciale Deborah Pantana che, per conto del presidente Antonio Pettinari, ha ricordato la Liberazione a Civitanova e in molte altre città della costa adriatica. «I polacchi, con grande coraggio – ha detto Pantana – riuscirono a combattere non solo contro i tedeschi ma a battere anche stenti, malattie e fatiche di ogni tipo, che le guerre riservano, scrivendo una pagina di storia che noi dobbiamo porre in evidenza. Il loro senso del dovere li ha spinti ben oltre i propri confini e hanno liberato altri popoli, oppressi da una terribile dittatura. Valori altissimi li hanno guidati in questa azione e oggi li ricordiamo e li celebriamo per ringraziarli. A loro deve essere riconosciuto il merito di aver maturato, in anticipo sui tempi, un’idea di “Resistenza Assoluta”, contro ogni forma di totalitarismo».
La tappa conclusiva del programma ha avuto luogo ai giardini di piazza Gramsci, con la deposizione della corona di alloro sulla lapide della ricorrenza. Presenti il presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi, il consigliere regionale Francesco Micucci, i consiglieri comunali Mirella Franco e Pier Paolo Rossi, Richard Dernowski nipote del generale Pawel, Giorgia Belforte, Amedeo Regini e Anna Donati dell’Anpi, il coordinatore della protezione civile locale Aurelio Del Medico, l’ex assessore Gustavo Postacchini, il professor Claudio Bernacchia autore del libro “E Venne la Guerra”. Una preghiera alla vicina Madonna dei Lumi, di cui si narra l’apparizione, è stata recitata da don Jason Hood del Santuario di Santa Maria Apparente dopo aver benedetto il ponte e la nuova targa.
(foto di Federico De Marco)
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