Felicioli: «Fiuminata è Covid free,
l’unico positivo è mio figlio»

IL SINDACO racconta la preoccupazione per Gian Filippo, giocatore del Venezia in serie B, contagiato in Veneto ed ora in quarantena, e precisa: «Qualcuno ha pensato che stesse qua, noi non abbiamo avuto contatti da oltre un mese, non siamo in isolamento»

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Vincenzo Felicioli, sindaco di Fiuminata

 

di Monia Orazi

«Gian Filippo sta vivendo la quarantena da solo, nella sua abitazione di Mestre, dove è domiciliato, anche se ha la residenza a Fiuminata, che è un paese Covid Free. Come genitori siamo preoccupati, ci sentiamo diverse volte al giorno, ma per fortuna sta bene e non ha sintomi. Ci è venuto a trovare ad inizio maggio appena hanno riaperto il transito tra regioni, poi il 15 è tornato a Venezia. Ha fatto alcuni tamponi risultati negativi, il primo positivo con carica virale bassa risale al 12 giugno. Ora è in isolamento fiduciario domiciliare, seguito dal Venezia e dei servizi sanitari veneti». Così Vincenzo Felicioli sindaco di Fiuminata e padre del giocatore di serie B, racconta il momento difficile che sta vivendo nella sua vita privata, la preoccupazione per il figlio contagiato in Veneto ed ora è bloccato per la quarantena. «E’ un ragazzo maturo e sveglio, nei momenti importanti della sua carriera ha avuto una componente di sfortuna importante, era reduce da un brutto infortunio dopo un inizio di stagione promettente – racconta Felicioli – si stava riprendendo, dopo l’intervento del dottor Santucci, una tegola come questa non ci voleva, ma lui supererà anche questa. Voglio rasserenare tutti, non vorrei che circolino notizie sbagliate, qualcuno ha pensato che stesse qua, noi non abbiamo avuto contatti da oltre un mese, non stiamo in quarantena».

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Felicioli durante il ritiro del Perugia a Sarnano mostra la maglia regalata dalla Maceratese

In paese il picco di contagi c’è stato a fine aprile, racconta il sindaco: «Fiuminata sta vivendo questa fase come gli altri, con un misto di senso di liberazione da misure restrittive che pesavano e con un po’ di preoccupazione perchè il virus è ancora presente. Nel complesso i miei cittadini si sono comportati bene, ma devono continuare a farlo, perchè il virus ancora circola. Il Cosmari ci è venuto incontro, a seguito di ordinanza regionale è stato seguito il percorso da noi già iniziato con la Protezione civile, di cui ringrazio il coordinatore Piermario Sentini e tutti i volontari per lo splendido lavoro fatto. Ci sono stati dei problemi con le Poste, ma ora la situazione è tornata alla normalità. Il picco dei contagi lo abbiamo toccato il 27 aprile con trenta casi, tra ricoverati, positivi e persone in isolamento domiciliare, ora il Gores non segnala più casi, l’ultima è stata un’anziana signora residente nella casa di riposo di Castelraimondo, purtroppo deceduta. Il peggio è passato, guardiamo avanti, ricordandoci tutti di seguire le regole».

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