Manfredi apre “Il Bello di Unicam”:
«Vogliamo più matricole a settembre»
(Video)

CAMERINO - Al via sul web la terza edizione dell'evento dedicato a Maria Grazia Capulli. Presenti anche l'ex direttore di Repubblica Mario Calabresi, il direttore dell'istituto di Management Sant'Anna di Pisa Andrea Piccaluga e Tommaso Urbani. Al padre Carlo, eroe della lotta alla Sars, il rettore Claudio Pettinari ha chiesto l'intitolazione della giornata dei camici bianchi

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La prima giornata de “Il Bello di Unicam”

 

di Gabriele Censi

“La mattina dopo”, il titolo di un libro di Mario Calabresi fa da filo conduttore della prima giornata de “Il Bello di Unicam”. La terza edizione del format dell’ateneo camerte che il rettore Claudio Pettinari ha ideato in memoria di Maria Grazia Capulli, la giornalista di Camerino che curava la rubrica del Tg2 “Tutto il bello che c’è”. Sul tema di etica e politica sono intervenuti, stimolati dalle domande del rettore e dei partecipanti in modalità telematica, oltre al giornalista ex direttore di Repubblica anche il ministro dell’università Gaetano Manfredi, Andrea Piccaluga, direttore dell’istituto di Management alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e Tommaso Urbani, figlio di Carlo Urbani a cui è intitolata la scuola di studi superiori dell’ateneo.

Calabresi

Mario Calabresi

“La mattina dopo”, è quello che accade dopo la rottura di un equilibrio: «Indietro non si torna – dice Calabresi che ha raccontato storie individuali nel suo libro e oggi applica lo stesso principio in modo universale al dopo pandemia -,  bisogna farsene una ragione, nulla sarà come prima e non servono rimpianto e nostalgia. Bisogna reagire pensando l’impensabile per progettare il futuro». Il giornalista ha partecipato all’evento Unicam interrompendo per un’ora il suo lento viaggio in bicicletta da Torino a Nembro, il paese italiano più colpito dal Covid-19: «Ho conosciuto per una intervista il parroco di Nembro don Matteo durante il periodo più nero della pandemia e avevo promesso che sarei tornato a trovarlo presto. Anche per scoprire il territorio che ho attraversato su un treno ad alta velocità per anni».

Gaetano-Manfredi

Gaetano Manfredi

Al ministro Gaetano Manfredi, anche lui rettore fino a sei mesi fa, e che si è trovato subito coinvolto, nel suo nuovo ruolo, dentro l’emergenza, Pettinari ha chiesto come è stata la sua mattina dopo: «Siamo entrati un un tunnel – ha risposto Manfredi – che ha messo tutti a dura prova e ha mostrato la capacità di reazione del Paese. Il sistema universitario ha risposto bene alla decisione di chiudere per garantire la sicurezza, una continuità garantita con più di un milione di studenti che hanno seguito le lezioni on line. Siamo entrati nelle case, oggi abbiamo un ruolo strategico per la ripartenza.  La ricerca ha una grande responsabilità e deve guardare ad un bene comune. L’impatto sociale della ricerca diventa centrale in questo momento».

Angelo-Capulli-e-Claudio-Pettinari

Angelo Capulli e Claudio Pettinari

Sul ritorno delle lezioni in presenza a settembre e sui fondi aggiuntivi agli atenei il ministro conferma: «Si deve tornare in aula, avremo ancora potenziali rischi e valuteremo settimana per settimana. Vogliamo più matricole dello scorso anno e sono fiducioso che avvenga con sostegni al diritto allo studio e interventi sulla tassazione».  Altri temi posti al ministro il tema del digital divide, quello degli studenti stranieri bloccati alle frontiere e la necessità di formare nuovi esperti ad affrontare le calamità e le crisi sistemiche.  

Andrea-Piccaluga

Andrea Piccaluga

“Università e imprese per la ripartenza” è stata la relazione di Andrea Piccaluga: «Una ripartenza diversa con nuovi modi di interagire per una resilienza trasformativa. Serve un maggiore orientamento verso il bene comune di imprese e ricercatori, un esempio su questo territorio è la Loccioni. Abbiamo bisogno di più incentivi ed indicatori per la terza missione, orientamento degli studi sui problemi della società, imprenditorialità innovativa e valorizzazione dei territori non metropolitani». Il ricordo del 2003, quando Carlo Urbani fermò in Thailandia al prezzo della vita una pandemia di Sars è stato affidato al figlio Tommaso allora sedicenne. La sua famiglia aveva tentato di dissuaderlo ad andare nelle zone a rischio, la sua risposta è divenuta famosa: “Se il medico scappa chi resta?”.

Tommaso-Urbani

Tommaso Urbani

«Credo che il lavoro di mio padre sia stato utile anche in questo momento – ha detto Tommaso Urbani –  nei paesi del sud del mondo i meccanismi di prevenzione sono molti forti essendo più spesso alle prese con questi fenomeni e possiamo imparare anche da loro». Il rettore ha rilanciato l’iniziativa di intitolare la giornata dei camici bianchi a Carlo Urbani. «Aiutiamo la comunità medica non solo con le celebrazioni ma con i fatti», ha concluso Tommaso. Saluto con un omaggio ad Angelo Capulli da parte del rettore nel ricordo di Maria Grazia.

Claudio-Pettinari

Claudio Pettinari

“Il Bello di Unicam” prosegue domani (9 giugno) con Scienza, ambiente e sostenibilità,  tema  al quale parteciperanno Nicola Armaroli, Anna Tampieri ed Enrico Giovannini. Poi mercoledì 10 giugno Elena Cattaneo, Francesca Faedi e Angela Casini parleranno di scienza, società e della necessità che essa non conosca discriminazioni di genere. Si concluderà giovedì con Nando Dalla Chiesa e Francesco Giorgino che dialogheranno sul ruolo della comunicazione, della legalità e della formazione.  Tutti gli incontri avranno inizio alle 15 e sarà possibile seguirli collegandosi al link disponibile nella pagina http://www.unicam.it/ilbellodiunicam oppure in diretta Facebook nella pagina UNICAM-Università degli Studi di Camerino.

 

“Il Bello di Unicam”, 4 giorni di eventi



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