Morto nel rogo della sua casa,
in mano aveva un cellulare:
forse cercava di chiamare aiuto

RECANATI - Domani l'autopsia di Silvano Francioni, 71 anni, dipendente comunale in pensione. In corso gli accertamenti dei carabinieri per comprendere l'origine del rogo. C'è l'ipotesi del corto circuito, ma non sono escluse altre piste

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L’incendio a Recanati

 

di Gianluca Ginella

È stato trovato a terra con in mano un telefono cellulare, forse voleva chiamare aiuto ma non ha fatto in tempo e così Silvano Francioni è morto, con ogni probabilità a causa del fumo che aveva invaso la sua casa dopo l’incendio scoppiato al piano terra. Per fare chiarezza su come il rogo sia divampato nel pomeriggio di ieri nell’abitazione di via Beato Placido 6, a Recanati, dove Francioni viveva, il pm Stefania Ciccioli ha affidato le indagini ai carabinieri del comando di Recanati e della Compagnia di Civitanova.

incendio-recanati-7-650x488L’ipotesi regina al momento è che le fiamme siano divampate in seguito ad un corto circuito che c’è stato al piano inferiore della casa dove si trovano la cucina e la sala da pranzo. Le fiamme hanno devastato il pianoterra e sono arrivate a lambire il piano superiore che è stato invaso dal fumo. Francioni è stato trovato proprio al piano superiore: era a terra nella camera da letto. I soccorsi sono stati chiamati dai vicini ma quando le fiamme sono state spente non c’era ormai più nulla da fare per il 71enne.

I carabinieri per ora non escludono nessuna ipotesi e a quella del corto circuito si affianca la possibilità che si sia trattato di un gesto volontario. Solo le indagini potranno stabilire cosa sia successo con esattezza (i vigili del fuoco si stanno occupando degli accertamenti tecnici per capire come l’incendio sia divampato). Per quanto riguarda la morte di Francioni, secondo l’ipotesi degli inquirenti, questa sarebbe avvenuta per asfissia. Il magistrato, comunque, ha disposto l’autopsia per cristallizzare con delle certezze quelle che sin qui sono ipotesi. L’accertamento verrà svolto domani mattina all’obitorio di Civitanova. L’incarico è stato affidato al medico legale Mariano Cingolani.

Francioni viveva da solo in quella casa su due piani grande circa 80 metri quadrati e devastata ieri dall’incendio. Era stato sposato e ora era separato dalla consorte. Non aveva figli. Il 71enne era in pensione da alcuni anni, era un ex dipendente comunale, era stato custode del cimitero.

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L’interno dell’abitazione distrutto dalle fiamme

 

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