di Pierpaolo Pierleoni
Fronteggiare una crisi spaventosa puntando sulla tecnologia, trasferire sul digitale la storia ed il saper fare delle imprese, raggiungere i clienti attraverso nuovi strumenti, ora che farlo attraverso i canali normali è diventato impossibile.
Sono le sfide che la Camera di commercio delle Marche si pone per consentire alle imprese di reggere il passo nonostante l’emergenza coronavirus. Per farlo, è da oggi attivo un bando che finanzia piattaforme digitali B2B per il settore Tac, tessile abbigliamento calzaturiero, che tra il Fermano ed il Maceratese interessa 3.800 imprese e circa 25mila addetti, quindi ujna media intorno ai 7 dipendenti per ogni azienda. L’export marchigiano nel 2019 ha fatto segnare una crescita del 3%, ma il comparto, che vale 2,2 miliardi di euro, ha subito una contrazione del 9%.
Le risorse, 1,2 milioni di euro, che dovevano sostenere la partecipazione ad eventi fieristici, saltati per l’emergenza Covid, saranno investite per presentarsi in modo più efficace nei mercati virtuali. Camera Marche fa notare che si tratta del primo bando in Italia per incoraggiare la presenza sui mercati digitali e dotare le imprese delle strumentazioni necessarie. Ad aprire stamattina la presentazione del progetto Andrea Santori, membro della giunta e delegato alla formazione di Camera Marche. “L’annullamento delle fiere da marzo a settembre ha pesato, è rimasto solo il Micam a settembre. La strategia che abbiamo pensato è quella di lavorare su piattaforme digitali o sull’acquisto di software per consentire all’imprenditore di mantenere il contatto con i clienti. Allo scopo di formare le necessarie professionalità per le aziende, Camera Marche ha finalizzato ulteriori risorse agli ITS con finalità specifiche su corsi (web strategy per l’internazionalizzazione) per il settore moda-agroalimentare e meccanico”.
Il delegato al digitale della Camera di commercio, Marco Pierpaoli, evidenzia l’opportunità, attraverso il bando B2B digital markets, “per investire su ecommerce, market place e showroom virtuali. Stiamo studiando anche altri bandi per sostenere la competitività. In un momento che impedisce alle aziende di utilizzare i tradizionali canali di vendita, mettiamo a disposizione fino a 7mila euro per impresa per nuove forme di commercializzazione attraverso piattaforme digitali B2B e per realizzare tutti i contenuti necessari, utilizzando quanto di più innovativo offre oggi la tecnologia; un’attività quest’ultima che, se realizzata da aziende delle Marche, garantirà un benefit supplementare di 1.000 euro”. Secondo il prof. Emanuele Frontoni, docente di informatica e computer vision all’Università Politecnica delle Marche, “il nostro compito è stato sintetizzare in un quadro tecnologico le esigenze delle aziende. Occorre mantenere un contatto con i clienti, raccontando storie digitali e mostrando prodotti di qualità elevata. Ci sono tante aziende tecnologiche già pronte a questa sfida di un nuovo reale virtuale. E’ la strada di un utile connubio fra tradizione e innovazione”.
Tocca poi al presidente di Camera Marche di Gino Sabatini evidenziare l’esigenza di “mettere la trasformazione digitale al primo posto. Questo bando nasce dal basso, forse è la prima volta che si ascolta il mondo imprenditoriale ed associativo per poi tradurlo in un bando dedicato. La Camera di commercio mette in condizione le imprese del Tac di disporre di risorse da subito. Oggi fare squadra ed avere visione diventano risorse importantissime. Questo bando è rivolto a chiunque pensi che la digitalizzazione sia una risorsa”. Ogni azienda potrà presentare una sola domanda, l’ammissione è riservata per spese al netto di Iva e di ogni imposta con fattura emessa tra il 1 giugno ed il 30 novembre. Il contributo, fino ad un massimo di 7.000 euro, sarà pari al 50% delle spese ammissibili. “Si possono costituire sane e robuste collaborazioni sul territorio – aggiunge il prof. Frontoni – Qui la tecnologia si sposa con lo storytelling digitale, non serve solo l’informatico, ma anche la capacità di dialogare e comunicare con questi nuovi linguaggi”. Critico, l’imprenditore Santori, sulle misure sin qui adottate dal governo per fronteggiare la crisi. “E’ ancora difficile valutare l’impatto di questa emergenza, per la produzione avremo un rilancio solo nella seconda metà del 2021, nel 2020, prevediamo un calo ulteriore. I mercati sono sempre gli stessi, sono in ripresa Cina e Giappone, in Cina, ad esempio, il mercato del lusso è già ripartito. Lo dico senza alcun intento polemico: stiamo ancora aspettando il famoso bazooka promesso dal premier Conte. Noi come Camera di commercio facciamo tutto il possibile, investendo su microcredito e internazionalizzazione. A mio avviso serviva aiutare l’ultimo anello della catena, i negozianti che con la chiusura prolungata non riescono a pagare le merci e questo ricade sull’intera filiera”.
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