di Gianluca Ginella
Arbitro arrestato per stalking, all’interrogatorio di garanzia ha negato tutto: «non ho picchiato la donna, anzi l’avevo anche ospitata a casa mia per alcuni giorni perché non poteva stare nella sua abitazione». Questa mattina il direttore di gara, Antonio Martiniello, originario di Napoli e residente a Potenza Picena, che era stato sottoposto a Daspo (primo caso in Italia) per via di una testata con cui avrebbe colpito il portiere del Borgo Mogliano, Matteo Ciccioli, è comparso davanti al gip Claudio Bonifazi per l’interrogatorio di garanzia. La procura, in seguito alle indagini svolte dai carabinieri della Compagnia di Civitanova che hanno portato alla misura cautelare degli arresti domiciliari, gli contesta i reati di stalking e lesioni.
«Il nostro assistito nel corso dell’interrogatorio ha respinto ogni responsabilità – dice l’avvocato Andrea Battilà che tutela Martiniello insieme al legale Gabriele Galeazzi -. C’erano state diverse denunce, tutte poi ritirate, da novembre dello scorso anno. L’ultima a gennaio. Lo aveva denunciato in seguito ad una lite, diceva anche che l’avrebbe costretta a stare dai suoi parenti a Napoli ma lui ha spiegato che in realtà non era così tant’è che se n’era andata spontaneamente in taxi». Gli avvocati dell’arbitro hanno chiesto la revoca della misura cautelare. Il giudice si è riservato di decidere.
L’arbitro il primo febbraio scorso, al termine della partita tra Borgo Mogliano e Montottone, aveva colpito un calciatore con una testata dopo che la partita era finita. Lui però nega quell’episodio e dà una versione del tutto diversa sostenendo di essere stato lui vittima di una aggressione da parte del portiere. Il calciatore in seguito al referto stilato dal direttore di gara sulla partita era stato squalificato fino all’aprile del 2022.
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