No agli stereotipi, sì al dialogo
Ci pensa “Bona” (Video)
lo spot contro la violenza sulle donne

IL PROGETTO, a cura della cooperativa sociale onlus "Il Faro" e dall'associazione "Osservatorio di Genere", è rivolta ai giovani tra i 16 e i 26 anni della provincia di Macerata promuovendo cambiamenti nei comportamenti socio-culturali, per eliminare pregiudizi che riguardano i ruoli maschili e femminili

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Lo spot realizzato nell'ambito del progetto
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La squadra del progetto “Genere-Azione: ciak si gira contro la violenza! Dal dialogo al fare prevenzione”

Si chiama “Bona” lo spot contro la violenza femminile nato dal progetto “Genere-Azione: ciak si gira contro la violenza! Dal dialogo al fare prevenzione”. E’ stato realizzato con il contributo della presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le pari opportunità – secondo il bando “Per il finanziamento di progetti volti alla prevenzione e contrasto alla violenza alle donne, anche in attuazione della Convenzione di Istanbul”. L’iniziativa, a cura della cooperativa sociale onlus “Il Faro” e dall’associazione “Osservatorio di Genere” è rivolta a ragazzi e ragazze tra i 16 e i 26 anni della provincia di Macerata, con l’obiettivo di prevenire la violenza di genere promuovendo cambiamenti nei comportamenti socio-culturali, per eliminare pregiudizi, costumi, e decostruire gli stereotipi che riguardano i ruoli maschili e femminili. Hanno partecipato, ideato e realizzato lo spot contro la violenza i ragazzi dell’associazione Agesci di Porto San Giorgio e Civitanova, guidati dal regista e videomaker bolognese Francesco Filippi: Alice Alessandroni, Caterina Ciferri, Christian Andrenacci, Eleonora Mandolini, Emanuele Di Giacomo, Giacomo Ciferri, Giacomo Pichierri, Giada Basili, Giuliana Luciani, Ilaria Petracci, Lucia Malavolta, Massimiliano Donato, Mattia Marini, Michela Belleggia, Michela Di Gregorio e Nadia Visco.

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La presentazione del progetto al liceo linguistico “G. Leopardi” di Recanati

Il punto di partenza del progetto è la consapevolezza che una maggiore conoscenza e discussione delle questioni di genere influiscano sulla prevenzione della violenza e abbiano delle ricadute interessanti, in particolare tra i giovani. Il programma risponde alla necessità di trovare strumenti capaci di parlare efficacemente alle nuove generazioni attraverso l’uso di un linguaggio più dinamico e immediatamente comprensibile, grazie all’impiego dei mezzi di comunicazione vecchi e nuovi, come il teatro, il cinema e i social network. Protagonisti assoluti, quindi, sono stati i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato alle azioni messe in campo: sono stati, infatti, sia agenti che destinatari delle azioni previste e sono stati coinvolti attivamente in tutti i passaggi, compresa la fase della disseminazione e di diffusione dello spot realizzato.

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Il laboratorio teatrale

Il progetto ha voluto capovolgere l’assunto secondo il quale i giovani di oggi, ragazze e ragazzi, sarebbero soggetti passivi, con poche risorse, con scarse capacità, scarsi meriti e a volte senza capitale sociale: essi sono stati chiamati, dopo un percorso di formazione, ad intraprendere attività formative che hanno coinvolto altri giovani del territorio e che anche grazie ai social network potranno raggiungere un target più ampio e variegato. Le azioni formative basate sulla peer education si sono trasformate in una vera e propria “prevenzione tra pari”: i giovani coinvolti nelle azioni progettuali hanno avuto il compito di potenziare nei loro coetanei le conoscenze, gli atteggiamenti e le competenze necessarie a compiere delle scelte responsabili e maggiormente consapevoli riguardo alla parità, al rispetto dell’altro e al contrasto alla violenza di genere. Lo Sportello Antiviolenza di Civitanova Marche si è impegnato a supportare a livello istituzionale l’attivazione di azioni di prevenzione ed informative per la popolazione giovanile del territorio. Il programma è sostenuto anche dalla Commissione per le pari opportunità tra uomo e donna della Regione Marche, che ha espresso il suo interesse nei confronti dell’idea e delle finalità di “Genere-Azione: Ciak si gira contro la violenza! Dal dialogo al fare prevenzione”.

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I giovani insieme al registra durante le riprese dello spot

Il progetto è iniziato a novembre 2018 e terminerà a marzo di quest’anno. Si è svolto in quattro fasi, la prima è stata “Thinks!”, in cui è stata radunata la “squadra” delle giovani e dei giovani partecipanti, avviando i primi approfondimenti con incontri di formazione. Silvia Casilio, Claudia Santoni e Loredana Guerrieri, dell’Osservatorio di Genere, ed Elisa Giusti, dello sportello antiviolenza de “Il Faro” di Civitanova, hanno introdotto le tematiche delle differenze di genere, delle pari opportunità e della cittadinanza attiva. Partendo da una “Introduzione al genere”, con approfondimenti teorici e analisi di storia e contesto socio politico, si è passati a parlare di “Comunicazione di genere: la donna dalla carta stampata ad internet” e di “Genere, mondo del lavoro e discriminazione”. In seguito, è stato fatto un focus su “Rappresentazioni e autorappresentazioni delle donne nel Novecento” e sul tema”Famiglia e cambiamenti”.

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Il regista Francesco Filippi

La seconda fase è stata “Just do it!” e ha compreso il laboratorio teatrale “Chi è Lisistrata?” e il laboratorio “Fatti un film”. Con il primo, condotto dall’operatrice di teatro sociale Chiara Laurenzi, i ragazzi e le ragazze si sono confrontati col linguaggio teatrale per riflettere sui valori e sui comportamenti della nostra società. Prendendo spunto dal teatro greco, in particolare dalle commedie di Aristofane, l’obiettivo è stato quello di proporre ai giovani una trasposizione contemporanea della storia di Lisistrata, con uno sguardo rivolto all’attualità. I ragazzi e le ragazze hanno lavorando, grazie al teatro e alle sue tecniche (Teatro Giornale, Teatro Immagine, Estetica dell’Oppresso) allo sviluppo di processi relazionali, in cui il rispetto per l’altro/a, l’ascolto attivo e la fiducia sono elementi cardine. Il laboratorio “Fatti un film”, invece, è stato condotto dal regista e videomaker Francesco Filippi e ha avuto l’obiettivo dell’ideazione e della realizzazione dello spot di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere pensato da e per i giovani. L’idea di far dialogare i due laboratori ha avuto lo scopo di far sì che i ragazzi e le ragazze si confrontassero con due linguaggi apparentemente diversi, quello del teatro e quello del cinema, e riuscissero ad elaborare i contenuti (la sceneggiatura) dello spot, che è stato poi montato da Francesco Filippi.

promo-il-faro-silvia-calisti-4-325x183La terza fase è stata “Let’s spread and share!”. Si è trattato di un’azione di disseminazione trasversale che ha compreso una campagna di comunicazione tradizionale e una campagna social, che ha permesso di promuovere tutte le fasi progettuali attraverso i canali social e i siti dei membri dell’Ats, una pagina Facebook e un profilo Instagram, su cui è stato pubblicato lo spot e tutto ciò che è stato prodotto durante il progetto. Lo spot è anche stato pubblicato nei canali Youtube de “Il Faro” e dell’Ossevatorio di Genere. Poi c’è stata la fase di disseminazione e promozione della campagna nelle scuole da parte dei ragazzi e delle ragazze protagonisti delle fasi precedenti: i giovani, formati e consapevoli del messaggio da veicolare, si sono trasformati a loro volta in formatori, o meglio, in veri e propri megafoni, il cui compito è stato quello di amplificare direttamente ai loro coetanei, circa 300 studenti e studentesse delle scuole superiori della provincia di Macerata (licei “Costanza Varano” di Camerino, Ipsia “Don Pocognoni” di Matelica, Itis “Eustachio Divini” di San Severino Marche, Ipsia “Bonifazi” di Civitanova, Istituto Tecnico Commerciale “Alberico Gentili” di Macerata), gli obiettivi del progetto: promuovere cambiamenti rilevanti nei comportamenti socio-culturali, eliminare i pregiudizi e decostruire i modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini. Contestualmente, i ragazzi e le ragazze hanno promosso l’attivazione dell’azione informativa e di prevenzione realizzata dallo sportello Antiviolenza di Civitanova.

La quarta ed ultima fase è stata “Best practices for young people” e ha previsto l’attivazione di un’azione informativa e di prevenzione, di tipo sperimentale, dello sportello Antiviolenza di Civitanova.

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Elisa Giusti

Il mattino del 21 marzo 2020, nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Economico “A. Gentili” di Macerata, avrà luogo un incontro, ad ingresso gratuito e aperto a tutta la cittadinanza, di restituzione dei risultati del progetto, a cui parteciperanno attivamente i ragazzi e le ragazze coinvolti nelle varie fasi. In questo appuntamento, a cui saranno invitati a partecipare decisori politici territoriali e regionali, impegnati nel contrasto e nella prevenzione alla violenza di genere, e stakeholders, verrà presentata la campagna di sensibilizzazione, le attività dell’azione di informazione e prevenzione per i giovani. Sarà presente il comico marchigiano Piero Massimo Macchini, che terrà un piccolo spettacolo inerente alle tematiche trattate. Per l’orario dell’incontro, consultare le pagine Instagram e Facebook del progetto “Genere Azione”.

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Chiara Laurenzi

Il titolo dello spot creato è “Bona!”, ed è stato ideato ed interpretato dai ragazzi e dalle ragazze dell’associazione “Agesci” di Porto San Giorgio e Civitanova, per la sceneggiatura, regia e montaggio di Francesco Filippi. Per la musica, è stata scelta “Who’s Freak” di Andrea Rizzi; il progetto è stato coordinato da Elisa Giusti, dell’associazione onlus “Il Faro”. Ad occuparsi di formazione e supervisione, Silvia Casilio, dell’Osservatorio di Genere, mentre Claudia Santoni si è dedicata al monitoraggio. La psicologa formatrice è stata Francesca Pigliapoco; hanno partecipato, inoltre, alla formazione Loredana Guerrieri, come operatrice di teatro sociale e teatro dell’oppresso Chiara Laurenzi e alla gestione della campagna social Silvia Alessandrini Calisti.

 

Pagina Facebook del progetto: www.facebook.com/genereazione.

Pagina Instagram del progetto: www.instagram.com/genereazione.

(Articolo Promoredazionale)

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Silvia Casilio

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Le fasi del progetto

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La presentazione del progetto all’Istituto Agrario di Macerata



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