Blitz nell’appartamento-bunker, in casa gli avevano trovato droga, documenti falsi e una pistola con matricola abrasa: oggi un tunisino è stato condannato a 6 anni e 8 mesi dal gup del tribunale di Macerata. Due anni e 8 mesi per la compagna che doveva rispondere di spaccio (per un quantitativo di droga che era stato trovato nel corso della perquisizione). L’appartamento si trovava a Civitanova ed è lì che i carabinieri avevano fatto irruzione nell’aprile del 2018. C’era una porta blindata e c’erano telecamere su ogni lato della casa. Lì si era rifugiato, dal 18 gennaio di quell’anno, un tunisino, oggi 30enne, Akid Saif, dopo essere fuggito alla Guardia di finanza che gli aveva trovato in auto 3 chili di eroina. La casa era della compagna, una donna romena di 34 anni, Silvia Elena Marcus, che era stata arrestata il giorno del blitz e successivamente era tornata libera. In casa i carabinieri avevano trovato duecento grammi di cocaina all’interno di un barattolo. Ma la perquisizione aveva portato a trovare anche altro: una pistola calibro 9 con matricola abrasa di quelle in uso alle forze dell’ordine. C’erano anche 2 caricatori e 23 proiettili. Il tunisino aveva con sé anche due documenti falsi di nazionalità francese. Al momento del blitz aveva fatto resistenza all’arresto tentando la fuga ed era nata una colluttazione con i carabinieri. Oggi le sentenze del gup Domenico Potetti del tribunale di Macerata. Il tunisino è difeso dall’avvocato Giuliano Giordani, la romena dal legale Giancarlo Giulianelli.
(Gian. Gin.)
Blitz nell’appartamento bunker: il pusher tenta la fuga, preso In manette anche la compagna
Commenti disabilitati per questo articolo