Imputato perché avrebbe indotto tre rappresentati di una ditta farmaceutica a dargli o promettergli 40mila euro con la prospettiva di somministrare ai pazienti un determinato farmaco: assolto ex primario dell’ospedale di Recanati, il reato di corruzione per induzione che veniva contestato non era in vigore all’epoca dei fatti contestati (avvenuti nel 2007 e 2008). Sotto accusa l’ex primario di Pediatria dell’ospedale di Recanati, Edoardo Bartolotta, oggi in pensione, residente ad Ancona e originario di Siracusa.
Bartolotta, nella sua qualità di primario, all’epoca dei fatti, del reparto di Pediatria all’ospedale di Recanati, «mediante la prospettazione della possibilità di somministrare ai pazienti del nosocomio – dice l’accusa – il farmaco “Nutropin Aq ormone della crescita” commercializzato dalla “Ipsen spa”» avrebbe indotto tre dipendenti dell’azienda farmaceutica (si parla di un area manager national, di un direttore delle vendite e di un informatore scientifico) a dare o promettere indebitamente delle somme di denaro che Bartolotta avrebbe utilizzato per fare dei viaggi. L’accusa, parla di 20mila euro nel 2007 e altrettanti nel 2008. Bartolotta, difeso dall’avvocato Claudio Di Meglio, ha sempre negato gli addebiti. «I testimoni della Ipsen venuti al processo avevano già escluso l’ipotesi accusatoria – dice l’avvocato Di Meglio -, poiché alcuna somma sarebbe stata data al dottor Bartolotta se non per organizzare convegni e iniziative di stampo scientifico. Esprimiamo la nostra soddisfazione per l’essere stati prosciolti da una accusa ritenuta infamante». Oggi il Tribunale ha assolto l’ex primario in quanto solo nel 2010 è entrato in vigore il reato di corruzione per induzione e non è possibile applicarlo retroattivamente.
Farmaco ai pazienti in cambio di soldi Ex primario sotto accusa
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