Una manifestazione di cuore, rossa come la bandiera dell’Albania ferita dal sisma e come lo Sferisterio che stasera si è acceso in segno di solidarietà e vicinanza. Un “monumento parlante” l’ha definito il sindaco Romano Carancini, dato che la comunità albanese ha chiesto di accenderlo e la luce scarlatta è arrivata come “il segnale che la città condivide il sentimento di vicinanza”, aggiunge la vicesindaca Stefania Monteverde.
Discorsi sia in italiano che albanese, con il presidente dell’associazione Iliria, Ervin Cakerri, che ricorda ai presenti perché sono qui: “Lo scopo della serata è sensibilizzare e far sentire la nostra vicinanza. Abbiamo indicazioni dal governo albanese di non mandare aiuti materiali ma fondi, perché di donazioni materiali ne sono arrivate troppe”. La raccolta fondi, spiega Cakerri: “Sarà da devolvere alle famiglie delle vittime del terremoto. La comunità albanese di Macerata, aiutata anche dalla comunità locale devolverà la somma ai recapiti messi a disposizione dal governo. Per chi vuole donare può farlo tramite l’associazione o tramite i riferimenti del governo albanese”. L’associazione si trova in Rione Marche 82, l’indirizzo email è iliria.mc@hotmail.com altrimenti per informazioni c’è anche il canale Facebook dell’associazione, Iliria Macerata.
Ai piedi dello Sferisterio anche molti bambini che hanno acceso delle candele. Uno di loro ha letto una poesia. Presenti anche l’assessore Narciso Ricotta e la consigliera comunale del Pd Alessia Scoccianti.
(Fe. Nar.)
(foto Fabio Falcioni)
Fantastico. Sono passata poco fa, dopo aver festeggiato mio cognato, maceratese di nascita e di crescita scolastica, emigrato da tanti anni in Romagna, é stato bello, emozionante
Bhe la vicinanza a un popolo colpito da una disgrazia immane è giusto però non ci dimentichiamo chi ancora vive questo dramma... i nostri terremotati
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