di Gianluca Ginella
Pusher 18enne finisce in manette, il giovane, uno studente dell’Università di Camerino, in casa aveva un bazar della droga tra lsd, anfetamine e hashish. I carabinieri lo hanno arrestato dopo una perquisizione che si è svolta nella notte nella casa in cui vive, a Camerino. I militari della Compagnia di Camerino hanno messo a segno la perquisizione nell’abitazione del giovane, M. C., di Faenza e residente nella città ducale dove studia Chimica e tecniche farmacologiche, poco prima delle 22.
In casa hanno trovato diversa sostanza stupefacente a cominciare dall’hashish cui tracce sono state trovate anche su due coltelli da cucina, sequestrati. Nell’abitazioe c’erano tre riquadri di hashish del peso di 15 grammi, un altro del peso di 1,6 grammi, e altri 6,5 grammi contenuti in una scatola di caramelle, e ancora: tre confezioni in cellophane che contenevano sempre hashish (2,2 grammi, 6,2 grammi, 9,4 grammi). Nel complesso i carabinieri hanno trovato nella casa del giovane poco più di 40 grammi di hashish. Inoltre aveva due buste in cellophane che contenevano nel complesso 1,2 grammi di marijuana. C’erano poi diverse droghe sintetiche: in casa aveva 1,3 grammi di anfetamina (3 Fea), 2 francobolli imbevuti di Lsd, 1,3 grammi di altre anfetamine (3 Fpm).
In casa aveva anche due bustine con all’interno 11 grammi e 1,2 grammi di anfetamine allucinogene (Phenibut), e un’altra busta ancora con 1,1 grammi, sempre di anfetamine, che teneva in una bustina con la scritta (Ns1-189 99,8%). In seguito alla perquisizione i carabinieri della Compagnia di Camerino, diretta dal capitano Roberto Cara, lo hanno arrestato e messo ai domiciliari.
Questa mattina è stato convalidato l’arresto del giovane al tribunale di Macerata. In aula ha ammesso che parte della droga la spacciava, spesso senza farla pagare, per lo più a conoscenti. Ma non le anfetamine, quelle droghe, che il giovane dice che secondo lui hanno principi attivi che sono legali, le consumava lui. Su dove le comprasse ha detto «su internet». Il pm Francesca D’Arienzo ha chiesto al giudice la misura cautelare ai domiciliari, insistendo particolarmente su questo punto. Il giudice Daniela Bellesi ha disposto invece l’obbligo di firma per il 18enne, difeso dall’avvocato Tiziano Luzi.
(Ultimo aggiornamento alle 11,50)
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“Smetto quando voglio”in erba!
Un bravo ragazzo di Faenza. Mi spiace solo x il padre e la madre