di Monia Orazi
Il sindaco di Visso Gian Luigi Spiganti Maurizi ha scritto ai colleghi sindaci del cratere invitandoli a prendere posizione sul sistema delle priorità, stabilito nel nuovo decreto sisma, perchè lo ritiene fortemente penalizzante per i comuni che presentano un elevato livello di danno. «Vogliamo parlare del sistema di priorità negli elenchi A e B per l’ammissione a finanziamento delle pratiche di ricostruzione, particolarmente penalizzanti per chi non ha il Cas e le seconde case e chi non ha presentato domanda di delocalizzazione per la propria attività, ovvero per realtà caratterizzate in prevalenza da danni lievi a scapito dei cittadini e proprietari di abitazioni dei comuni più danneggiati», spiegano gli amministratori comunali di Visso. Dal primo cittadino di Visso è giunta la «richiesta di definire criteri che siano più adeguati alle zone più danneggiate. I criteri scelti per gli elenchi A e B sembrano favorire l’esame delle pratiche di zone che presentano meno danni, con più percettori del contributo di autonoma sistemazione, sfavorendo quei centri come il nostro e quelli limitrofi, che presentano un alto numero di seconde case, rilevanti per l’economia montana. La proposta che si avanza è quella di costituire elenchi separati per i Comuni con più elevato livello di danno, utilizzando gli stessi criteri contenuti nelle norme». Un altro problema che viene segnalato è che il sistema dell’autocertificazione viene sterilizzato da questo meccanismo, «coloro che dovranno coprire con un accollo di spesa parte dei lavori, oltre il contributo ricevuto, non potranno usufruire dell’autocertificazione. La richiesta ai sindaci è quella di esprimersi su questo meccanismo penalizzante per i centri pù devastati dal sisma». Su una sorta di canale preferenziale nell’esame delle pratiche, si era espresso l’ingegnere Cesare Spuri proprio a Visso diverso tempo fa, in occasione del consiglio comunale aperto sulle perimetrazioni. Spuri aveva ipotizzato che un gruppo di tecnici dell’ufficio speciale ricostruzione da lui diretto, seguissero esclusivamente le pratiche dei centri più devastati.
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