Da pochi giorni sono terminate le presentazioni delle guide dei vini per l’anno 2020. In Italia è stimabile che tutti i vini oggetto di valutazione sensoriale da parte dei tecnici degustatori delle varie guide ammontano a oltre 100.000 etichette: solo 7 di queste hanno messo d’accordo ben 5 principali guide ottenendo il massimo riconoscimento possibile in ogni pubblicazione. Le guide in oggetto sono: “Guida dei Vini D’Italia” del Gambero Rosso con i 3bicchieri, “Bibenda” della Fondazione Sommelier con i 5grappoli, “Vitae” dell’Associazione Italiana Sommelier con le 4viti, “Slow Wine” di Slow Food con il grande vino, “Guida dei vini d’Italia di Veronelli” della Veronelli Editore con le 3stelle Oro. I sette vini che hanno avuto questi massimi riconoscimenti sono: Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2008 Trento Doc spumante Brut Cantine Ferrari Lunelli, San Leonardo 2015 Vigneti delle Dolomiti Igt cantine San Leonardo, Cepparello Igt Toscana 2016 cantine Isole e Olena, Don Anselmo 2016 Aglianico del Volture cantine Paternoster, Barbaresco Riserva Docg Asili 2014 cantine Bruno Giacosa, Bolgheri Sassicaia 2016 Sassicaia Doc cantine Tenuta San Guido, Cambrugiano 2016 Verdicchio di Matelica Riserva Docg Cantine Belisario. Il Cambrugiano è dal 1988 che rappresenta la massima espressione della cantina Belisario, e da sempre è stato riconosciuto come una delle massime espressioni possibili da un bianco italiano; basti ricordare che anche solo la vendemmia 2015 del Cambrugiano era stata valutata da Daniele Cernilli come il migliore Verdicchio con 97/100 di punteggio. Molto orgoglio in casa Belisario per questo riconoscimento ma soprattutto grande responsabilità di rappresentanza del “saper fare”.
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