Voleva giocare a calcio a sette e per questo motivo avrebbe usato un falso certificato di idoneità sportiva: sotto accusa è finito un 31enne di Corridonia, R. B. Oggi si è svolta l’udienza preliminare davanti al giudice Giovanni Manzoni. Il giovane ha chiesto la messa alla prova e il giudice ha rinviato l’udienza (al 17 giugno del prossimo anno) per la definizione della procedura. Al 31enne viene contestato di aver formato e utilizzato (come componente della squadra di calcio a sette Real Cupoletta) un falso certificato di idoneità all’attività sportiva agonistica che, dice l’accusa, apparentemente era stato rilasciato da un centro medico di Montecosaro con data del 12 settembre 2017. Sul documento c’erano le generalità del 31enne e in calce la firma scannerizzata e riprodotta sul documento di un medico. Il giovane, accusato di falsità materiale commessa dal privato, difeso dall’avvocato Giandomenico Rossetti, sostiene che si sarebbe trattato di un errore. La denuncia era partita proprio dal centro medico, il cui titolare è assistito dall’avvocato Simone Santoro.
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