Uno dei gruppi partecipanti
«Fermi, è il sindaco». Con questo grido Matteo Cicconi, primo cittadino di Pioraco, scambiato per un obiettivo, è stato salvato da una raffica di pallini da 20 grammi questa mattina durante una “sparatoria”. Naturalmente si trattava solo di un gioco, visto che nel paese dell’entroterra è in corso un torneo nazionale di soft air che ha visto la partecipazione di 200 giocatori da tutta Italia.
Il sindaco che ha “sposato” l’evento è stato accompagnato sull’area gioco dove ha assistito, molto da vicino, a cosa accade e naturalmente l’entusiasmo con cui ha accolto la manifestazione non è stato minimamente scalfito dall’episodio che lo ha visto protagonista. «Per noi è un valore aggiunto – commenta – e un’altra occasione per promuoverlo e farlo conoscere. E’ un modo per far lavorare le aziende locali, e sotto il profilo turistico e culturale. Speriamo che si possa ripetere».
Il torneo si chiama Imperium ed è organizzato dal Comitato regionale Marche della Federazione italiana giochi tattici. Le squadre sono impegnate nel gioco per 26 ore consecutive, dalle 9 di questa mattina e fino alle 11 di domani tra Pioraco, Castelraimondo e Fiuminata. «Ieri sera a Pioraco – racconta Andrey Poltavets, uno degli organizzatori – c’è stata una sorta di anteprima con tanto di finto matrimonio a cui i giocatori si sono dovuti infiltrare. Comunque ogni situazione si risolve con degli obiettivi a cui devono sparare». Insomma un enorme gioco di ruolo che sta popolando le colline dell’entroterra basato su una storia di fantasia. «Imperium è una realtà alternativa – spiegano gli organizzatori – in cui una navicella spaziale del passato caduta a Pioraco nel 1949 ha fatto nascere un Impero che ha le dimensioni di quello romano e si è sviluppato usando le tecnologie che stavano sulla navicella. I ribelli vogliono rendere la tecnologia disponibile per tutti e i partecipanti al gioco devono aiutarli a minare l’impero dall’interno. Scopriranno poi che le loro azioni sono abbastanza vane perchè taglieranno una testa, ma questa sarà sostituita subito da un’altra».
(a. p.)
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