«Problema mutui per i terremotati,
serve un intervento del governo»

SISMA - Il comitato di Camerino "Mutui sulle macerie" ha presentato una relazione in Parlamento per chiedere aiuto: «Nuova negoziazione del capitale residuo senza applicazione di interessi»

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Macerie nella zona rossa di San Placido

 

«Due anni di lavoro, fatto di ascolto delle testimonianze della popolazione coinvolta, incontri con politici dei diversi schieramenti, associazioni di categoria, Abi nazionale e regionale: abbiamo presentato alla commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, la nostra relazione relativa al problema dei mutui ed alla loro possibile soluzione». La richiesta di un provvedimento che sia di aiuto a coloro che hanno mutui su case ed attività che saranno inagibili ed irrecuperabili per anni, giunge ancora una volta dal “Comitato mutui sulle macerie” di Camerino, esteso a numerosi centri del cratere sismico. Il gruppo ha presentato in Parlamento una relazione per chiedere nuovamente aiuto: «Serve un intervento mirato ed in aiuto ai soggetti mutuatari residenti nel cratere sismico, che hanno subito danni strutturali ed economici ad abitazioni ed attività». L’appello è stato lanciato al governo, al commissario straordinario alla Ricostruzione Piero Farabollini, all’Abi (associazione bancaria italiana). La proposta di intervento è così articolata: «Accollo della quota capitale da suddividere in ragione di un terzo tra istituto di credito, stato e mutuatario; individuazione da parte degli istituti di credito dei clienti che hanno subito determinati danni, creando un intervento calcolato in base al danno subito, stabilendo una scala dei danni a seconda che l’immobile sia stato demolito o da demolire, abbia un’inagibilità con scheda Aedes E, si trovi in zona rossa o abbia bisogno di interventi diversi». Nel dettaglio si chiede di «permettere una nuova negoziazione del capitale residuo senza applicazione di interessi e senza spese istruttorie e con un piano di ammortamento che rispecchi le attuali possibilità economiche del mutuatario; permettere al mutuatario di estinguere la quota capitale residua in un’unica soluzione applicando un bonus e cancellando gli interessi di mora sulle rate sospese, o in alcuni casi sull’intero ammontare del capitale, ove siano stati applicati». Da due anni il comitato si sta battendo per portare all’attenzione politica il dramma di chi ha perso tutto e gli resta sulle spalle un lungo mutuo. «I cittadini residenti nel cratere che avevano in essere un mutuo per il finanziamento di immobili o attività imprenditoriali, ad oggi hanno visto solo una continua sospensione dei mutui – rileva il comitato – decisa dal governo, ma applicata in modo diverso e difforme dalla normativa, dagli istituti di credito. Tale sospensione dei mutui è una deleteria soluzione al problema, per il cliente terremotato». Il comitato, presieduto da Antonella Rossi, rileva come la ricostruzione sia ancora lontana: «A distanza di tre anni non vi è un cenno d’inizio di ricostruzione, e molti mutuatari hanno ad oggi, e per altri trent’anni così le statistiche, le abitazioni inagibili o site in zona rossa, oltre alla perdita del lavoro ed in alcuni casi di entrambi. Il potere economico di molti si è modificato in negativo e di conseguenza non hanno la possibilità economica e psicologica di adempiere al pagamento delle restanti rate del mutuo, si assiste inoltre ad uno spopolamento del territorio che è in grave recessione, senza alcun accenno di ripresa e qualche attività ha chiuso per mancanza di clientela».



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