di Mauro Giustozzi (foto di Fabio Falcioni)
Una piattaforma nazionale unitaria per riordinare in positivo le problematiche dei settori pensioni e previdenza, l’approvazione di una nuova legge che garantisca un’assistenza adeguata ed efficace in caso di non autosufficienza e l’attività che si porrà in essere per la campagna vaccini provinciale. Questi i temi all’ordine del giorno delle segreterie provinciali della categoria pensionati dei sindacati Cgil, Cisl e Uil che hanno illustrato quello che sarà il cammino verso la manifestazione nazionale unitaria del prossimo 16 novembre. Nella provincia di Macerata i pensionati rappresentano il 25,07% della popolazione (sono 78.773 su 314.178 residenti) e, dunque, qualcosa più di un quarto della popolazione, ed è anche per questo che i sindacati chiedono che i loro problemi e le loro attese vadano affrontati con modalità appropriate e più incisive rispetto al passato.
«C’è un forte impegno delle nostre federazioni – ha esordito Manuel Broglia della Uil pensionati – su queste tre direttrici che porteremo avanti in questo mese che ci separa dall’appuntamento nazionale di Roma. Ci siamo già battuti in passato per una riforma fiscale più equa verso questa categoria, una rivalutazione delle pensioni ed un’attenta politica sanitaria che tenga conto delle esigenze di pensionati che vivono con risorse economiche per lo più minime che nella maggior parte dei casi non superano i mille euro mensili di pensione. Qualche timido accenno di apertura dal nuovo governo c’è, come la questione dell’abolizione del superticket, ma non basta. Serve uno choc che porti alla rivalutazione dell’assegno pensionistico, alla separazione tra previdenza ed assistenza nell’Inps, e soprattutto lavorare ed arrivare all’approvazione di una legge sulla non autosufficienza di cui si sente la necessità in un territorio che sconta ancora le difficoltà legate al terremoto che non sono state superate».
I sindacati dei pensionati rivendicano anche un aumento del contributo di accompagnamento, attualmente fissato a 515 euro per tutti, con una diversa classificazione delle necessità di chi riceve questo supporto economico. «Una nuova legge sulla non autosufficienza è indispensabile perché esistono esigenze quotidiane – ha detto Stefano Tordini dello Spi Cgil – che non riguarda solo chi è portatore di un handicap ma anche l’anziano con ricadute sulle famiglie, in special modo sulle donne, che devono seguire queste persone in casa. Per questo chiediamo un piano nazionale sulla non autosufficienza che sia efficace e soprattutto abbia risorse da usare.
I dati nella nostra regione, peraltro, sono chiarissimi: gli over 65 rappresentano il 24% della popolazione, contro il 22,8% della media italiana. Non sono autosufficienti 70.110 su 370.951 over 65 marchigiani: il che rappresenta il 18% rispetto alla media italiana che è dell’11,5% e quindi le Marche hanno un’incidenza maggiore in questa voce. Indennità di accompagnamento: ci sono 48.164 marchigiani che percepiscono questo assegno che rappresenta il 13% del totale degli anziani ed anche in questo ambito la media italiana è più bassa e si attesta all’11,5%. Assistenza e servizi residenziali sul territorio, nel 2017, ha riguardato 12.404 anziani assistiti nella nostra regione che sono una parte ma non tutti coloro che avrebbero necessità di essere assistiti. Anche in questo ambito il dato complessivo è negativo rispetto a quello nazionale che si attesta sullo 0,7% contro l’1,2% delle Marche. Infine la media delle pensioni erogate ai marchigiani è di 805 euro mensili. Questi dati cosa vogliono dire? Che è necessaria una legge nazionale di indirizzo generale sulla non autosufficienza, adeguatamente finanziata, che può avere come base di partenza la nostra proposta di legge di iniziativa popolare che era stata presentata al tavolo col precedente governo che si è interrotta per la caduta dello stesso».
L’altra direttrice su cui la triplice sindacale dei pensionati si muoverà riguarda la campagna di vaccini da promuovere sul territorio provinciale. Gli appuntamenti sono stati programmati a Civitanova (il 24/10), a Castelraimondo (29/10) e Corridonia (30/10) nel pomeriggio dalle 15,30 alle 19. Assemblee unitarie sulla non autosufficienza si terranno a Matelica (8/11), Cingoli (11/11) e Recanati (12/11); infine banchetti e presidi per la raccolta firme sulla legge non autosufficienza sono programmate al mattino a Macerata (6/11), Porto Recanati (7/11) e San Severino (9/11). «La prevenzione, insieme all’invecchiamento attivo, sono da tempo al centro delle riflessioni della categoria – ha rimarcato Giuseppe Spernanzoni della Fnp Cisl – prevenzione che troppo spesso si sottovaluta. Per questo spingiamo su questa campagna di vaccini che, nelle Marche, ha raggiunto l’apice nel 2010 col 63% di vaccinazioni negli over 65 cui è seguito il punto più basso nel 2014 con appena il 46% di vaccini effettuati. Da quel momento si sta risalendo con la media di un 1% annuo che, nell’ultimo rilevamento, ha visto il 51% di vaccinazioni effettuate, ben lontano però da quel 75% che è il livello minimo previsto dalla sanità italiana. Insufficiente anche l’adesione ai programma di screening gratuito: i tassi sono di poco superiori al 50% per quello mammografico, inferiori al 40% sia per quello della cervice uterina che per il colon retto. E’ chiaro che questa non è la strada giusta. Queste iniziative messe in campo sono destinate proprio a sensibilizzare gli anziani alla necessità di vaccinarsi che significa prevenire l’insorgere di possibili patologie dovute anche all’invecchiamento».
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